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Calciomercato Milan – Ct Ungheria: “Szoboszlai può diventare un campione”

Dominik Szoboszlai, centrocampista Red Bull Salisburgo (credits GETTY images)

MERCATO MILAN - Il CT dell'Ungheria Marco Rossi ha detto: "Szoboszlai io l'ho impiegato o come seconda punta o come esterno offensivo"

Antonio Tiziano Palmieri

MILAN NEWS - Marco Rossi, commissario tecnico della nazionale ungherese, è stato intervistato dai colleghi di calciomercato.com, e ovviamente, fra le altre cose, gli è stato chiesto un parere su Dominik Szoboszlai, grande obiettivo di calciomercato del Milan in questo periodo. Ecco l’intervista completa al CT Rossi.

SULLA SUA ESPERIENZA DA ALLENATORE IN UNGHERIA: “È nato tutto un po' per caso da un lato e per necessità dall'altro. La mia prima volta in Ungheria era una banale visita a un amico, poi successivamente ho ripetuto queste visite. Alla fine del 2011 sono entrato in contatto con l'allora direttore sportivo dell'Honved, che era Vittorio Cordella. Lì è nata questa avventura, ci siamo trovati fin da subito. Organizzò diversi incontri con il loro patron e a giugno del 2012 mi hanno dato questo incarico. Diciamo che le cose sono andate bene, ci sono state tante soddisfazioni. Ma anche in Slovacchia, dove ho lavorato, mi sono tolte delle soddisfazioni. Può essere considerata una propaggine dell'Ungheria, la popolazione parla, per il 90%, ungherese e si sentono molto legati anche per una questione storica. Anche lì si è fatto bene ed è arrivata la chiamata nella nazionale ungherese che rappresenta il momento più alto della mia carriera di allenatore, di maggior prestigio”.

C’È PIÙ RAMMARICO PER NON AVER CENTRATO LA QUALIFICAZIONE ALL’EUROPEO O PIÙ SODDISFAZIONE PER AVER INSIDIATO NAZIONALI COME CROAZIA, GALLES E SLOVACCHIA: “Se devo essere sincero e onesto, c'è più il rammarico per non aver centrato la qualificazione. Questo perché a un certo punto era tutto nelle nostre mani. Dopo quattro partite avevamo nove punti ed eravamo in una situazione molto favorevole. Diciamo che quando abbiamo giocato le gare di ritorno con le cosiddette big abbiamo pagato dazio alla sfortuna. Con la Slovacchia perdemmo una partita in casa 2-1 ma non meritavamo un esito del genere, oltretutto con un gol viziato da un clamoroso fuorigioco di un metro e mezzo che con il Var sarebbe stato rilevato. C'è anche il rammarico per aver perso nettamente le altre due contro Croazia e Galles ma non per il risultato, quanto per il fatto di esserci arrivati con in formazione rimaneggiatissima. Con la prima mancavano tutti i centrocampisti, con la seconda tutti i difensori. Non potendo contare su 50 giocatori dello stesso livello, siamo stati penalizzati”.

DOMINIK SZOBOSZLAI HA LA STOFFA PER DIVENTARE UN CAMPIONE: “Le stimmate del campione le ha, questo è sicuro. Prima di tutto ha una grande personalità nonostante la giovanissima età. Poi ha una ottima tecnica e una grande visione di gioco al quale abbina notevoli mezzi fisici, Nonostante sia alto un 1.85 metri è dotato di una buonissima velocità. È un giocatore completo, deve migliorare in alcuni aspetti tattici. Credo che nel giro di un paio d'anni, soprattutto se il suo percorso professionale sarà ben pensato, possa diventare uno dei migliori centrocampisti a livello europeo”.

SULLA SUA POSIZIONE MIGLIORE IN CAMPO: “Lui è un centrocampista offensivo e, secondo me, può giocare dietro la prima punta. Il suo habitat è la trequarti, la zona di rifinitura. Ha l'intelligenza e le caratteristiche tecnico-tattiche per muoversi in quella porzione di campo. Può giocare anche in un centrocampo a tre, principalmente a sinistra. È un giocatore duttile, tant'è che il suo allenatore nel Salisburgo lo ha impiegato più volte come esterno a sinistro alto in un 4-4-2. Non è quello il suo ruolo naturale, lo utilizzava in quel ruolo per sfruttare la sua capacità di entrare in mezzo al campo, tra le linee. Bisogna metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio, è un giocatore di costruzione e fantasia. Io in nazionale per esempio, l'ho impiegato o dietro la punta nel 4-4-2 oppure in un 4-3-3 nei 3 centrocampisti con mansioni più offensive”.

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