"Le strade del Milan e di Stephan El Shaarawy, 23enne talento italo-egiziano, potrebbero presto ricongiungersi. Questo nonostante i rossoneri, in estate, avessero deciso di privarsi dei servigi del Faraone, impacchettato e spedito (troppo frettolosamente?) nel Principato di Monaco con la formula del prestito oneroso (3 milioni) con diritto di riscatto (fissato a 14). La decisione, dolorosa, presa in Via Aldo Rossi era stata presa per svariati motivi: in primis, perché El Shaarawy sarebbe stato di difficile collocazione in campo nel 4-3-1-2 che aveva in mente Sinisa Mihajlovic; secondo poi, perché, dopo due stagioni tormentate da infortuni, il ragazzo avrebbe avuto bisogno di giocare titolare con una certa continuità; infine, perché, con quei 17 milioni, seppur 'rateizzati', il Milan avrebbe avuto più ampio margine di manovra sul mercato per poter mettere a segno i colpi che aveva preventivato.
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CALCIOMERCATO – El Shaarawy – Cerci, destini incrociati?
Il Monaco sempre più scettico sul riscatto di Stephan El Shaarawy, che potrebbe far rientro al Milan. Tutto dipenderà (anche) dal futuro di Alessio Cerci
"A distanza di nemmeno sei mesi, la situazione di El Shaarawy, che ha sempre dichiarato di trovarsi bene a Montecarlo, è precipitata: il suo allenatore, il portoghese Leonardo Jardim, lo ha fatto scivolare gradualmente ai margini della prima squadra. Spesso, neanche convocandolo. “Non regge tre gare di fila”, la pesante accusa di Jardim, che ha fatto palesemente capire alla proprietà russa del club monegasco di poter fare a meno di El Shaarawy da qui in avanti. Il Monaco, tutto questo, pare averlo capito: alla prossima presenza in campo con la maglia biancorossa dell'ASM, scatterà il riscatto automatico del cartellino di El Shaarawy e nel Principato hanno deciso, in sostanza, di non farlo giocare più, di modo da poterlo rimettere sul mercato. Magari, trovando un accordo con il Milan, che potrebbe pertanto riaccoglierlo tra le proprie fila ad inizio 2016.
"In rossonero, adesso, El Shaarawy potrebbe anche ritagliarsi uno spazio importante: il modulo è cambiato, non si gioca più con il trequartista, ma con gli esterni offensivi. Ed il Faraone, nel 4-4-2, può costituire un'interessante alternativa a Giacomo Bonaventura, finora intoccabile nelle gerarchie di Mihajlovic. All'occorrenza, poi, El Shaarawy potrebbe giocare da seconda punta, accanto ad un centravanti di ruolo, che sia Carlos Bacca, Luiz Adriano o il rientrante Mario Balotelli. Certo, il Milan dovrebbe rinunciare ad incassare i 14 milioni pattuiti in estate, ma poco male: l'allenatore serbo si ritroverebbe in casa, a costo zero, un giocatore motivato e, tecnicamente, sempre molto valido, malgrado le tante difficoltà incontrate nell'ultimo periodo.
"Il destino di El Shaarawy potrebbe, poi, incrociarsi con quello di Alessio Cerci, finora titolare del ruolo di esterno destro offensivo nel 4-4-2, ma il cui futuro è tornato prepotentemente in bilico dopo le recenti affermazioni del Presidente Silvio Berlusconi, il quale, in sostanza, avrebbe definitivamente bocciato il rendimento in rossonero dell'ex Torino ed Atlético Madrid. Con Kevin-Prince Boateng pronto a giocarsi il posto con il giapponese Keisuke Honda, ultimamente apparso in ripresa, potrebbe infatti essere proprio il 28enne esterno di Valmontone a lasciare Milanello, forse già a gennaio. Cerci, va ricordato, non è un giocatore di proprietà del Milan: i rossoneri vantano la titolarità sulle prestazioni sportive del calciatore fino al 30 giugno, data in cui il ragazzo, poi, dovrà tornare per fine prestito in Spagna. L'ingaggio di Cerci, poi, è alto, sfiora il tetto dei 3 milioni e le prestazioni recentemente offerte, sicuramente, non stanno avallando le ipotesi di una sua conferma. Il Milan, addirittura, potrebbe contattare l'Atlético per girare il suo prestito ad altra società oppure per restituire, con tanti ringraziamenti, Cerci ai 'Colchoneros' per la seconda parte di stagione.
"“Dal mercato ci si penserà dal prossimo 6 gennaio”, ha dichiarato l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, dopo la vittoria di Frosinone, “e comunque, non entra nessun big se non esce alcun big”. Per un El Shaarawy che torna, un Cerci che se ne va? In Via Aldo Rossi ci ragionano sul serio.
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