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Leonardo Bonucci, difensore del Milan, intervistato da 'Premium Sport'
"In questo caldo Ferragosto 2017 il neo-capitano del Milan, Leonardo Bonucci, si è concesso ai microfoni di 'Premium Sport' in un'intervista a 360° dove il 30enne difensore centrale rossonero ha parlato del suo presente, del suo passato (bianconero) e degli obiettivi futuri della squadra meneghina. Queste le sue dichiarazioni:
"Sulla scelta di andare al Milan: “La trattativa è stata rapidissima. Gli amori nascono subito o non nascono mai. Ho scelto il Milan perché ha il progetto più ambizioso. Vivo di sfide e il Milan è una nuova sfida, una nuova pagina della mia carriera. L'A.D. Marco Fassone, il D.S. Massimiliano Mirabelli e mister Vincenzo Montella mi hanno fatto subito sentire importante. Sono qui anche per il tanto entusiasmo che ho percepito dal giorno in cui sono arrivato”.
"Sull'accoglienza dei tifosi e a Milanello: “Mi ha piacevolmente sorpreso l'accoglienza dei tifosi: credevo di avvertire maggiore scetticismo. Questo però mi spinge a dare anche di più per questa causa mettendomi a disposizione della squadra, della società e dell'allenatore. La prima impressione che ho avuto quando sono entrato a Milanello è stata quella di sentirmi a casa. C'è gente che ti accoglie con il sorriso sulle labbra, pronta ad aiutarti per qualsiasi cosa. Sembra di vivere in una grande famiglia”.
"Sulla fascia di capitano: “Non mi aspettavo di ricevere la fascia di capitano: è stata una scelta condivisa da club, squadra e allenatore. Io posso mettere a disposizione quello che mi è stato riconosciuto alla Juventus, ovvero personalità, carisma, leadership ed esperienza dopo 7 anni di successi soprattutto in Italia. L'importante è fare gruppo, essere uniti: non è importante il capitano ma la squadra. Il rapporto con Riccardo Montolivo? Con lui ho parlato subito di ciò che poteva succedere e poi è successo. Nessuno vuole passare sopra a nessun altro: se il Milan tornerà a vincere non vincerà soltanto il capitano ma vinceranno Gigio Donnarumma, Patrick Cutrone, Montolivo...tutti. Per il bene della società si deve essere squadra. Riccardo è una grandissima persona, un grande giocatore e abbiamo preso le decisioni tutti insieme: così aumenta la voglia di essere uniti. Non è Bonucci che decide...”.
"Su Vincenzo Montella: “E' abbastanza tranquillo però con idee ben precise. Mi piace il suo modo di interpretare il calcio sul campo. Ho avuto modo di confrontarmi con lui su tante cose: è una persona molto intelligente e avrà un futuro da grande allenatore. Spero in questi 5 anni di contratto di vincere insieme a lui, al direttore, al presidente e alla squadra che si sta amalgamando sempre di più”.
"Sulla mentalità vincente alla Juventus: “Arrivi a certi traguardi quando crei una mentalità. Siamo stati fortunati ad avere nel momento peggiore un allenatore come Conte. La società è stata pronta a investire e a crescere, e lo sto avvertendo al Milan con la proprietà disposta a costruire qualcosa di importante. Ora starà a noi creare la giusta mentalità: dobbiamo avere voglia di vincere, di aiutarci l'uno con l'altro, di rendere partecipe ogni singolo membro di questa società dei nostri obiettivi”.
"Su Massimiliano Allegri ed i motivi del suo addio alla Juventus: “La Juventus è il passato. Ringrazio la Juve per quanto mi ha dato, abbiamo vinto e siamo cresciuti insieme però quando fai delle scelte ti assumi le responsabilità. Nel corso dell'anno Allegri e la Juve hanno compiuto scelte ben precise in alcune situazioni, io ho fatto le mie in seguito alle loro decisioni. Viviamo in un'era dove esce di tutto e di più attraverso i social network, a volte anche inesattezze. Quello è il male principale. Alla Juve sono stato alla grande. Abbiamo condotto in porto una stagione e mi è dispiaciuto viverla con quel finale perché non ci siamo goduti lo Scudetto e la Coppa Italia. Ma è il passato. Ormai quanto è stato scritto e letto rimarrà e a me mi interessa. Voglio iniziare questa nuova grandissima avventura con la volontà di arrivare veramente in alto e magari ancora di più che in passato”.
"Sul confronto con Sergio Ramos: “Io secondo migliore difensore del mondo dopo Sergio Ramos? Fa piacere essere classificato così. Sergio Ramos ha dalla sua grandi qualità tattiche, senso della posizione e il fatto di fare gol pesanti in competizioni europee. Gli è riuscito più di qualche volta. Lo stimo, è una grande persona, gli ho parlato in diverse occasioni e si merita tutti i successi. Da parte mia c'è la voglia di continuare a migliorarmi: al Milan sono più affamato che mai”.
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