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Aubameyang, nessun ‘no’ al Milan: pista difficile, ma non impossibile

Cristian Zapata e Pierre-Emerick Aubameyang in Milan-Borussia Dortmund (credits: acmilan.com)

Pierre-Emerick Aubameyang è felice di restare a Dortmund. Ma non ha mai chiuso la porta in faccia ai rossoneri. Il punto della situazione

Daniele Triolo

Nei giorni scorsi il 28enne centravanti franco-gabonese del Borussia Dortmund, Pierre-Emerick Aubameyang, ha sottolineato come abbia declinato le offerte dalla Cina, più precisamente dal Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro, dopo avervi ragionato, perché era rimasto perplesso del comportamento della società cinese nei confronti di Anthony Modeste, ex centravanti del Colonia, 'bloccato' per qualche settimana in un tira e molla estenuante prima di essere portato nella Chinese Super League.

Nella medesima occasione, Aubameyang ha anche evidenziato come, non essendosi concretizzate le trattative per una sua cessione, ipotesi da lui comunque paventata alla società della Germania del nord, sarebbe stato felice di rimanere ancora in forza al Borussia Dortmund. “Sono felice qui, Dortmund è casa mia”, le parole dell'ultimo capocannoniere della Bundesliga con 31 centri. Al di là di queste dichiarazioni, però, va considerato come il giocatore abbia rifiutato già per tre volte il rinnovo del contratto con il BVB, in scadenza il 30 giugno 2019, nonostante il club teutonico fosse arrivato sia ad offrirgli cifre molto importanti.

Perché questo comportamento da parte di Aubameyang? Perché, secondo 'Calciomercato.com', il numero 17 giallonero spera ancora in un'offerta del Milan, club nel quale ha già militato, dieci anni fa, seppur nel settore giovanile: Aubameyang è, da sempre, il primo della lista della spesa del direttore sportivo Massimiliano Mirabelli e, sebbene la società rossonera, ora, stia in fase di 'riflessione' sul nome sul quale puntare in attacco, qualora vedesse uno spiraglio per poter arrivare all'attaccante, vi si fionderebbe senza alcun dubbio. I rossoneri non mollano, i contatti con l'entourage del giocatore continuerebbero.

Il Milan, comunque, è ben conscia dei costi che comporterebbe l'operazione Aubameyang: 70-80 milioni per rilevarne il cartellino dal Borussia Dortmund, un ingaggio da almeno 8 milioni l'anno per cinque stagioni, anche se il padre di Pierre-Emerick vorrebbe puntare ad uno stipendio da 12 milioni a campionato. Nikola Kalinić resta in pole position, per l'attacco del nuovo Milan, proprio in virtù di queste spese elevate: prendere il croato consentirebbe al Milan di potersi orientare anche su un centrocampista di ottimo livello tecnico. Ricapitolando: Aubameyang non fa muro al Milan, ma attende. Il vero problema sarà convincere il Borussia Dortmund, a 15 giorni dall'inizio della Bundesliga, a privarsi del suo cannoniere: i rossoneri dovranno sbrigarsi nelle loro valutazioni, poiché nel caso in cui il Barcellona, per sostituire Neymar, prendesse Ousmane Dembélé, sempre dal BVB, le porte per un 'Aubameback' sarebbero a quel punto definitivamente serrate.

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