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Alla scoperta di Mirabelli: l’uomo delle sorprese

Massimiliano Mirabelli, D.S. del Milan (credits: acmilan.com)

Mirabelli da ieri è il nuovo ds del Milan. Viene dalla gavetta e ha scoperto diversi talenti, tra cui Dybala. Ha preso l'ufficio di Galliani a Casa Milan.

Stefano Bressi

Da ieri il Milan ha un nuovo direttore sportivo: Massimiliano Mirabelli, che si è già ambientato a Casa Milan, ereditando l'ufficio di Adriano Galliani. Nato a Rende, ha 48 anni ed è padre di due figlie, non sa cosa siano le vacanze e il relax, sempre al lavoro alla ricerca di talenti. Sempre sintonizzato su qualche partita, per osservare meglio qualche giocatore. Ha iniziato la carriera da dirigente giovanissimo, dopo aver concluso quella da calciatore nella sua città. Da dirigente ha sicuramente ottenuto risultati migliori.

Il suo mentore è stato Piero Ausilio, scrive il Corriere dello Sport, che l'ha fortemente voluto nello scouting dell'Inter. Mirabelli ha rifatto totalmente l'organizzazione dello scouting nerazzurro, con dieci osservatori sempre pronti a scovare giovani talenti. La sua capacità organizzativa è sempre stata molto apprezzata. Mirabelli ha sempre tenuto d'occhio tutti i campionati, da quelli sudamericani a quelli asiatici. Dopo averli setacciati a video, Mirabelli inviava sempre degli osservatori, con dei compiti ben precisi. Se l'Inter a oggi può contare su una banca dati importante e su tanti giovani interessanti, il merito è proprio di Mirabelli.

Del resto il nuovo ds rossonero si è formato facendo gavetta, cosa molto preziosa. Partito dai Dilettanti, è arrivato al grande calcio. Ha stretto amicizie importanti e si è soffermato a studiare soprattutto gli sconosciuti. Nessuno è messo da parte, anche chi invece di giocare sull'erba è costretto a calcare la terra battuta. Nonostante abbia una squadra affidabilissima, preferisce comunque andare a osservare di persona i giocatori. Si concentra soprattutto su Italia ed Europa, ma 15 giorni all'anno li trascorre in Sudamerica. Da lì spesso sono uscite segnalazioni importanti, che l'Inter non è riuscita a concretizzare: Paulo Dybala, per dirne uno. Insomma, i presupposti sono buoni. Il Milan è in ottime mani.

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