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Abate: “I ragazzi di Pioli ancora non avvertono il pericolo della classifica”

Ignazio Abate lascia il Milan e 'San Siro' (credits: GETTY Images)

Ospite negli studi di Sky Sport 24, l'ex terzino del Milan Ignazio Abate è tornato a parlare dopo l'addio dello scorso giugno ai rossoneri

Alessio Roccio

ULTIME NEWS MILAN - Ospite negli studi di Sky Sport 24, l'ex terzino del Milan Ignazio Abate è tornato a parlare dopo l'addio dello scorso giugno ai rossoneri.

Su Mourinho: "E' fastidioso fino ad un certo punto, fa parte del personaggio. Allenava squadre talmente forti che passava in secondo piano".

Su Milan-Napoli: "Arriva nel momento giusto, ma è un gara delicatissima. Per chi perde la classifica piange. I ragazzi di Pioli ancora non avvertono il pericolo della classifica secondo me. E' una partita che si giocherà molto a livello mentale".

Sul Milan di oggi: "Il gruppo è stato rinnovato. La parte storica dello spogliatoio è stata rinnovata. Il Milan del 2011 aveva una mentalità importante e campioni di primo livello. Dispiace vedere oggi il Milan così, speriamo di vederlo presto tornare a vincere".

Sul Milan del 2015: "Quel gruppo per me era sottovalutato. Paletta e Kucka erano giocatori di grande affidabilità e rendimento. Oggi avrebbero fatto comodo, dispiace non vederli in rossonero".

Sul suo esordio in rossonero: "Era stata una settimana particolare perché prima feci l'esordio in Coppa Italia. Poi, il 9 dicembre debuttai in Champions League contro il Celta Vigo al posto di Costacurta. Ancelotti? L'ho vissuto molto poco, ero giovane. Quello che balzava all'occhio era che tutti stravedevano per lui come uomo".

Su Ibrahimovic: "Al Milan farebbe molto comodo. Lui va al di là di tutto, farebbe benissimo allo spogliatoio. Ha un carisma incredibile, se perde una partita in allenamento ribalta tutti. A livello tattico lo vedrei bene con un'altra punta al fianco visto che ora non pressa più come prima. Il suo ritorno sarebbe un atto d'amore grandissimo. Ibra è un uragano nello spogliatoio, trascina tutti. Su 12 campionati ne ha vinti 11, se torna sarebbe un grande atto di amore. Ha una straordinaria cultura dell'allenamento".

Su Leonardo: "Gli devo molto, mi ha fatto esordire a Livorno nel 2009. Era un gruppo di livello altissimo e riuscire a stare in pianta stabile non fu facile".

Sul nuovo stadio: "Sono a favore. Piange il cuore per San Siro, ma è giusto stare al passo coi tempi".

Sul suo futuro: "Mi sono fermato alcuni mesi perché ho avuto problemi fisici, ma ora sto bene. La mia preferenza è sempre stata andare all'estero e in questi mesi ho avuto offerte serie e importanti. Ogni campionato è per motivi diversi affascinante. Parlerò con Mino (Raiola ndr). Sono pronto a tutto, potrei rimanere in Italia".

Su Conti: "Andrea deve liberare la testa dai pensieri negativi. Gli auguro il meglio perché è un bravissimo ragazzo. Torneremo ad ammirare il giocatore visto con l'Atalanta".

Intanto, oggi ha parlato anche Andrea Conti: continua a leggere>>>

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