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Pagni: “Milan, ecco perché la sentenza UEFA non è una stangata. A patto che …”

Il logo della UEFA, fonte Wikipedia
Luca Pagni, giornalista di 'Repubblica', sul suo blog personale 'Bollettino Milan', ha condiviso le sue opinioni sulle sanzioni inflitte dalla UEFA al Milan

Daniele Triolo

Luca Pagni, giornalista di 'Repubblica', sul suo blog personale, il 'Bollettino Milan', ha condiviso le sue opinioni sulle sanzioni inflitte dalla UEFA al Milan nella giornata di ieri. Qui di seguito l'articolo integrale di Pagni:

"C’è chi ritiene che l’Uefa non sia stata affatto tenera con il Milan, perché la multa comminata è più alta delle previsioni (12 milioni contro i 5-7 da molti ipotizzata), ci sono restrizioni alla rosa (solo 21 da iscrivere alle liste Uefa) e entro due anni e mezzo dovrà raggiungere il break even previsto dalle regole del fair play finanziario (30 milioni di perdite complessive).

E’ un punto di vista. Il Bollettino, invece, alla luce delle comunicazioni fin qui messe a disposizione dall’Uefa (visto che il testo della sentenza non lo è ancora) e dopo aver incrociato alcune fonti è convinto che la sentenza sia tutto sommato favorevole al Milan e alla sua nuova proprietà.

Il punto di partenza. Va innanzi tutto considerato il punto di partenza: prima dell’arrivo del fondo Elliott, il Milan era inviso all’Uefa che non considerava la proprietà cinese un socio che potesse economicamente sostenere il club. Nonché rispettare le regole del fair play finanziario. Al punto da averlo escluso dall’Europa League.

Dopo l’arrivo di Elliott, la sentenza di esclusione è stata ribaltata. Ma non solo: l’atteggiamento dell’Uefa nei confronti del club è cambiata, al punto che ora il fondo Elliott è considerato finanziariamente in grado di far fronte agli impegni (“se ci fossero già stati loro, avremmo preso un’altra decisione”, come hanno detto all’Uefa). Ma siccome la fiducia non la si regala a nessuno e comunque il Milan aveva commesso una infrazione, ora è stato sanzionato.

L’aspetto economico. Premessa necessaria per arrivare al punto e per spiegare perché la sentenza non è sfavorevole. Le sanzioni riguardano tre diversi aspetti. Il primo è economico: è vero che sono 12 milioni, ma la cifra era già stata accantonata e iscritta come perdita nel bilancio già approvato. Quindi non graverà sui prossimi esercizi.

L’aspetto sportivo. Il secondo aspetto riguarda la sfera sportiva:  i giocatori da iscrivere alla lista delle competizioni per due anni potranno essere solo 21. Sicuramente è un limite, non si potranno sbagliare acquisti, ma questa dovrebbe essere una regola anche per chi non ha limitazioni. Inoltre ad altre società, in passato, è andata peggio: oltre alla limitazione avevano avuto l’obbligo di avere sessioni di calciomercato in equilibrio.

L’aspetto contabile. Si arriva quindi al terzo aspetto, quello contabile. Il Milan ha due anni di tempo (i prossimi tre bilanci) per andare al break even previsto dal Ffp, che prevede un rosso non superiore ai 30 milioni complessivi. In pratica, è come se l’Uefa avesse detto al Milan: spendete per i giocatori quanto volete nei prossimi tre anni, basta che i conti alla fine tornino.

Per arrivarci bisognerà avere misura e “rivoluzionare” la rosa anno dopo anno, senza lasciarsi andare alla tentazione dell’album delle figurine il primo anno – spendendo oltre misura – per poi “sperare” di rientrare successivamente.

La sfida di Ivan Gazidis. Ma il break even si raggiungerà soltanto se il Milan riuscirà da subito a incrementare i ricavi. Sicuramente centrando già in questo campionato l’accesso alla Champions League (da quest’anno più ricca nella suddivisione dei premi partita e dei diritti tv). Ma aumentando da subito le entrate del match day e le sponsorizzazioni. Il primo banco di prova per Ivan Gazidis, il manager chiamato a risollevare il bilancio del Milan, sarà il rinnovo con Emirates, nonché la chiusura delle trattative in corso con il car sponsor e una new entry di cui il Bollettino aveva già parlato un mese fa. Ma, anche in questo caso, al Milan poteva andare peggio: per altre società erano stati posti “controlli” anno dopo anno, mentre per i rossoneri l’appuntamento è rinviato a metà 2021.

Farà ricorso? Secondo alcune fonti il Milan farà ricorso al Tas di Losanna per riuscire a mitigare la decisione. Al momento, il Bollettino non ha certezze che questo avvenga. Quando accadrà, ne spiegheremo i motivi".

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