Giorni caldissimi per il Milan, sia a livello climatico, sia - soprattutto - sul mercato e sul fronte societario. Dopo il verdetto dell'Uefa - e in attesa della sentenza definitiva del Tas di Losanna - i rossoneri provano a muoversi al tavolo delle trattative. Carlo Laudisa, esperto di mercato della Gazzetta dello Sport, ha tracciato oggi, sulle pagine della Rosea, un piano del mercato rossonero, spiegando come si muoveranno Fassone e Mirabelli.
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Milan, quale mercato? Fair play: servono 50 milioni di attivo in 3 anni
A livello di limitazioni, il Milan deve rispettare i paletti del fair play finanziario, che ammette un disavanzo di massimo 30 milioni nell'ultimo triennio. Il bilancio che si chiude oggi, sommato ai due precedenti, mostra un disavanzo di 150-160 milioni, mentre per i prossimi due è in programma di chiudere in attivo di 50-55 milioni a giugno 2019. Il tutto con l'obiettivo di mostrare solidità alla Uefa, raggiungendo al più presto il pareggio di bilancio. Al momento, non ci sono richieste importanti per i top player rossoneri, anche perchè per ogni eventuale uscita andrà effettuato un acquisto: basteranno gli eventuali addii di Suso e Donnarumma?
In riferimento ai freni economici, invece, Laudisa ha spiegato come un nuovo proprietario potrebbe tornare a chiedere il voluntary agreement all'Uefa. Esso consiste in un piano di 3 o 5 anni con alcuni investimenti che permettono di raggiungere il pareggio di bilancio. I rossoneri, intanto, si apprestano al ricorso al Tas: il ricorso andrà presentato entro il primo giorno utile dopo il 7 luglio. Se la vendita avvenisse dopo, si potrebbe chiedere una sospensiva al Tas. Va valutato sia sia politicamente opportuno continuare a chiedere la riammissione in Europa League o se conviene seguire la strada del voluntary agreement.
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