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Milan, difesa blindata: da Natale è la quinta della Serie A

Alessio Romagnoli e Leonardo Bonucci del Milan
Nelle ultime 11 gare il Milan ha subito soltanto 4 reti: in 7 occasioni la porta di Gianluigi Donnarumma è rimasta inviolata. I numeri

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha sottolineato come, sul Milan di Gennaro Gattuso, stiano “piovendo zeri”. Non si tratta, però, di voti negative alle prestazioni o ai risultati della squadra rossonera, tutt'altro: zero come le sconfitte nelle ultime 11 partite, zero come i gol presi in sette di queste uscite.

Il muro difensivo eretto da Leonardo Bonucci e compagni, dunque, si fa sempre più solido e resistente con il passare del tempo: un ottimo segno per il tecnico rossonero, atteso da tanti big match a distanza ravvicinata nel prossimo mese tra campionato e coppe. Dopo Natale, i rossoneri hanno preso il volo: prima era arrivato il rovescio interno (0-2) contro l'Atalanta: da lì, il derby spartiacque di Coppa Italia contro l'Inter (1-0) che ha indirizzato la stagione in un senso diverso.

Sempre dalla santa festività in avanti, il Milan vanta la quinta miglior difesa del torneo di Serie A, dietro Juventus, Napoli, Genoa e Torino. I miglioramenti, secondo la 'rosea', vanno ricercati in due aspetti di massima: la cura che Gattuso dedica all'aspetto difensivo della sua squadra ed i miglioramenti nei singoli e nel rendimento dell'intero reparto. La coppia centrale, per esempio, composta da capitan Bonucci ed Alessio Romagnoli ha giocato 10 gare consecutive, si è affiatata ed ora si intende a meraviglia.

Importante, però, il lavoro che si fa anche sugli esterni ed a centrocampo, laddove Hakan Çalhanoğlu appare completamente trasformato, atleticamente e tatticamente, dalla cura Gattuso. Lucas Biglia è un filtro incredibile tra difesa e centrocampo, mentre addirittura Jesús Suso, in genere poco propenso a difendere, ha imparato a rientrare per proteggere, dal punto di vista tattico, il fortino eretto dinanzi Gianluigi Donnarumma. E che dire, poi, del ritrovato Franck Kessié, prepotente, sportivamente parlando, e prorompente come frangiflutti e negli inserimenti.

Insomma, un lavoro certosino di Gattuso che ha coinvolto tutta la squadra, brava, dal canto suo, a rispondere presente ai dettami del proprio tecnico. Ed i risultati, infatti, continuano ad arrivare: buon viatico per il tour de force incredibile che attende il Diavolo.

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