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ICC 2018 – Milan-Manchester United 1-1: i ‘Red Devils’ vincono dopo i rigori ad oltranza

Suso Milan Manchester United
Il Milan ha esordito, nella mattinata, nella International Champions Cup affrontando il Manchester United: rivivi il live, ed i calci di rigore, con noi!

Daniele Triolo

IL TABELLINO

MILAN-MANCHESTER UNITED 1-1 (9-10 d.c.r.)

Marcatori: 12' A. Sánchez (MU), 15' Suso (M)

MILAN (4-3-3): G. Donnarumma (60' Reina); Abate (60' Antonelli), Musacchio, Bonucci (46' Romagnoli), Calabria; Kessié, Locatelli (60' Mauri), Bertolacci (46' Borini); Suso, Cutrone (74' Kalinić), Çalhanoğlu. A disp.: A. Donnarumma, Bonaventura, Brescianini, Simic, Torrasi, Bellodi, Halilović, Tsadjout. All. Gattuso

MANCHESTER UNITED (4-3-3): Grant (46' Joel Pereira); Darmian, Smalling, Bailly, Shaw (74' Fosu-Mensah); Tuanzebe, McTominay, Herrera; Mata (88' Hamilton), A. Pereira, A. Sánchez. A disp.: Mitchell, Garner, Chong, Bohui, Gomes, Williams, Greenwood. All. Mourinho.

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LE VOCI

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al termine della sfida disputata nella mattinata contro il Manchester United

Sulla partita: “Come ho già detto ieri in conferenza, i carichi di lavoro sono stati importanti. Sono molto contento della prestazione, mi è piaciuta molto la mentalità dei nostri giovani, senza paura. E poi il fatto di costruire sempre dal basso, di provare a giocare tutte le palle. Sono molto molto soddisfatto. Mi è piaciuto quasi tutto, al Manchester United mancavano otto giocatori importanti: ma noi sapevamo che il nostro livello ed il loro è totalmente diverso. Noi abbiamo una delle squadre più giovani d'Europa, dobbiamo continuare così, con questa mentalità. Ripeto, mi è piaciuto quasi tutto. Se andiamo a vedere siamo stati facilitati dagli uomini che mancavano anche al Manchester United”.

Sulla telefonata del Presidente Paolo Scaroni: “Mi fa sorridere questa cosa qua. Questa è roba vostra, da giornalisti, dei media. Io sono tranquillo, la tranquillità me la dà il mio lavoro. Ovvio che sono contento di aver sentito il Presidente del club, ma io sono un ragazzo, un allenatore di 40 anni, l'anno scorso mi è stata data questa grande possibilità, ma a me la tranquillità la dà il mio lavoro quotidiano, quello che propongo con la mia squadra, con il mio staff. Dopo, come ho già detto ieri, non mi spacco la testa prima di rompermela. Non mi creo problematiche in testa finché non le tocco con mano”.

Sull'esordio di Pepe Reina: “Per me non è una sorpresa, non lo scopro oggi. Ragazzo ed atleta di grandissima esperienza. All'interno dello spogliatoio ci darà una grossa mano. Anche Gigio Donnarumma ha fatto una grande partita. Vedremo. Abbiamo tante competizioni, tante partite di Europa League, di Coppa Italia, di campionato. E vediamo se rimaniamo così, o una soluzione la troveremo sicuramente. Ad avercene situazioni di questo tipo”.

Su Mateo Musacchio: “Grande fiducia in lui, se vi ricordate l'anno scorso ho fatto il suo nome tantissime volte, che meritava più spazio, più fiducia, nonostante gli dessi poco spazio in campo. Secondo me è un giocatore che, con dei concetti che da 15 giorni a questa parte più il lavoro dell'anno scorso, sta apprendendo bene come giochiamo, come far partire il gioco dal basso. Faremo molto affidamento su di lui. E' stato pagato tanto, è un giocatore importante, ha giocato con il Villarreal. Per noi è molto molto importante”.

Su Leonardo: “Ho avuto la possibilità, ad oggi, di averlo da compagno di squadra, da allenatore, da dirigente ed ora da dirigente dell'area sportiva. Non mi sono fatto mancare nulla. Penso di essere uno dei pochi esseri umano che l'ha avuto in tutte le vesti. Da parte mia c'è grande rispetto del professionista e dell'uomo. In passato ho avuto io da ridire con lui, ma ci siamo chiariti un po' di anni fa. Penso che in questo momento la priorità non è il mio rapporto con Leonardo, ma riportare il Milan dove merita con lavoro, impegno e professionalità”.

Sull'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus: “Il suo arrivo nel sistema calcio italiano è da non sottovalutare, è un qualcosa di importante per noi. Era da un po' di anni che non arrivava un campione di prima fascia. Veniamo da anni molto difficili, economicamente e calcisticamente, lo dimostra l'Italia fuori dai Mondiali. Spero che abbia riaperto una frontiera, con i campioni che non vanno solo in Inghilterra o in Spagna, ma che tornino anche in Italia”.

Su Jesús Suso: “E' da 15-20 giorni che cerchiamo qualcosa di diverso, che cerchiamo la profondità, basta vedere il gol di oggi. Se riesce ad aggiungere la qualità al cambiamento del suo stile di gioco, anche senza palla, può fare la seconda punta senza problemi. E' bravo, ha forza sulla gambe. Se riesce a fare qualcosa di nuovo, ed a lavorare su quanto gli stiamo proponendo con lo staf, può diventare un valore aggiunto”.

Su Carlos Bacca: “Con lui non ho alcun problema. Non l'ho mai allenato, non l'ho mai avuto nella mia rosa. Ha fatto i Mondiali con la Colombia, ora il 31 torna a Milanello. C'è il mio staff che lo aspetta per lavorare: da quello che so, Bacca non vuole giocare più in Italia, ma in un campionato diverso. La prima cosa che faccio quando ho un giocatore sotto contratto gli dico che ci sono regole da rispettare, bisogna guardarsi negli occhi, bisogna avere voglia di rimanere. Quando tornerò in Italia parlerò con Bacca. Se avrà voglia di rispettare questi parametri, per me va bene. Se non li avrà, meglio che andrà a giocare da un'altra parte”.

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