Prima conferenza stampa per Roberto Mancini da commissario tecnico della Nazionale e prime parole su quello che sarà il percorso della sua Italia: "Non sono un mago, non lo è nessun allenatore. Ci vuole tempo, non basteranno una, due, cinque partite. C’è stato un periodo di abbondanza incredibile di giocatori: ora non è più così, ma credo che questi giocatori, dandogli fiducia, possano diventare bravi e dare molto alla Nazionale. Molti non hanno giocato le coppe europee: sarà un lavoro più faticoso che in passato, ma la Nazionale ha sempre fatto diventare i giocatori più bravi con il tempo. A volte le vittorie arrivano quando non te le aspetti, l’esempio sono Nazionali che sono diventate di alto livello in due anni".
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Italia, Mancini: “Vogliamo vincere sempre, ma servirà tempo per crescere”
Le amichevoli: "Noi siamo l’Italia, nonostante le difficoltà dobbiamo cercare di vincere qualunque partita, anche da non favoriti. Vedere nazionali che sono avanti a noi non ci fa piacere, vogliamo risalire anche nel ranking. Non conta che siano amichevoli: conta solo cercare di vincere e provando a giocare bene. La rotazione sarà totale, magari qualcuno dovrà giocarne tre: ci sono giocatori anche abbastanza stanchi a fine stagione. Partite così, a fine stagione, sono le più difficili, cercheremo solo di mantenere un po’ di condizione".
Su Buffon: "Ho parlato con Gigi al telefono due giorni dopo essere diventato c.t., è stato un colloquio molto veloce: mi ha spiegato qual era la sua intenzione, vuole continuare a giocare. Tutti quelli che giocheranno e saranno ancora i migliori potranno giocare in Nazionale. Ho rispetto per la sua volontà, mi sembra giusto".
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