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Pagelle Verona-Milan: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

Luca Fazzini

Tutto il meglio e il peggio di Verona-Milan, gara andata in scena alle 12.30 allo stadio 'Marc'Antonio Bentegodi' per la diciassettesima di Serie A

 L'ANALISI 

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Reduce dalla vittoria contro il Bologna in campionato e dal successo in Coppa Italia proprio contro il Verona, il Milan cerca di dare continuità a questi risultati nella trasferta del 'Bentegodi' contro l'Hellas. Gattuso ripropone il 4-3-3 con Borini, Kalinic e Suso in avanti. Sin dai primi minuti la partita si rivela maschia e combattuta, densa di atletismo e spirito agonistico. Il Milan parte bene, al 18' sfiora il gol con un tiro di Kalinic in area, ma pian piano il Verona acquista fiducia. Al 24', i gialloblù passano: colpo di testa di Caracciolo su un calcio d'angolo, la palla sbatte contro la traversa e sulla schiena di Donnarumma, terminando in gol. I rossoneri reagiscono subito, ma l'unica grande occasione è sui piedi di Suso che, a tu per tu con Nicolas, calcia sul portiere. La sfera finisce sui piedi di Kessié, il cui tiro viene però respinto dalla difesa.

Nella ripresa, Gattuso si gioca da subito la carta Cutrone, dentro al posto di Rodriguez. La prima chance è per il Milan, con Kalinic che sbaglia un rigore in movimento, risultando troppo lento nell'azione. Il Verona è sotto assedio, ma sfrutta bene le ripartenze, come al 55', quando Kean riceve un cross rasoterra di Bessa e sigla il 2-0. Gattuso toglie subito Kalinic per inserire André Silva, ma la musica non cambia. Al 76', altro contropiede dell'Hellas, con Romulo che pesca Bessa in area, il cui tiro rasoterra finisce alle spalle di Donnarumma. Nel finale c'è spazio anche per l'espulsione di Suso, che lascia alcuni dubbi. Gattuso coglie la prima sconfitta in campionato, il Milan si ferma ancora.

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 I TOP 

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 I FLOP 

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Tra gli elementi più negativi del mezzogiorno rossonero ci sono sicuramente i membri dell'attacco, incapaci di dare la giusta svolta alla partita. Nikola Kalinic, schierato ancora una volta titolare, ma poco concreto durante i 56' per cui resta in campo, sostituto all'intervallo da Cutrone. L'ex attaccante della Fiorentina riceve pochi palloni in mezzo al a campo e spreca una delle uniche chance che ha a disposizione, facendosi anticipare su un rigore in movimento all'inizio della ripresa. Insieme a lui, bocciatura anche per Jesùs Suso, impalpabile in campo. Poca vivacità e inventiva, che causano giocate spesso prevedibili. Nel finale, inoltre, Orsato estrae anche un dubbio cartellino rosso rivolto allo spagnolo. Chiude l'elenco dei flop Fabio Borini, che in attacco svolge il solito lavoro prezioso fatto di corsa e sacrificio, ma si perde Caracciolo in occasione del vantaggio gialloblù.

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 IL MISTER 

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Poche colpe imputabili a mister Gattuso: la squadra, soprattutto nel primo tempo, mostra un atteggiamento positivo, combattente. Al secondo gol del Verona, però, il Milan si scioglie, colpito psicologicamente da un doppio svantaggio. Inizia a vedersi in maniera evidente il cambio di ritmo a livello di condizione fisica, ma la qualità tecnica è il vero problema di una squadra che fatica ancora a giocare insieme e a risultare pericolosa.

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