Vincenzo Montella: carriera e aneddoti sul giocatore – allenatore

Vincenzo Montella Milan

VINCENZO MONTELLA

CARRIERA E ANEDDOTI -

SCHEDA E PROFILO

Nome: Vincenzo Montella

Luogo e data di nascita: Pomigliano d'Arco, 18 giugno 1974

Altezza: 172 cm

Peso: 70 kg

Soprannome: Aeroplanino

CARRIERA DA CALCIATORE

Prima punta mobile e molto dotata tecnicamente, Montella cresce nel settore giovanile dell’Empoli, con cui debutta tra i professionisti e dove rimane fino al 1995 per un totale di 51 presenze e 27 gol. Passa poi al Genoa, dove in una sola stagione di B mette a segno 21 reti e conquista la coppa Anglo-Italiana, unico trofeo internazionale della sua carriera. Passa dunque alla Sampdoria (1996-1999), dove disputa tre eccellenti stagioni meritandosi anche le prime convocazioni in Nazionale. Nell’estate 1999 la Roma lo acquista per 40 miliardi di lire. In giallorosso Montella conquista uno scudetto, una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia. Passa poi in prestito alla Sampdoria e al Fulham, prima di tornare a Trigoria e appendere gli scarpini al chiodo nel 2009. Colleziona in totale 20 presenze e 3 reti con la Nazionale italiana.

CARRIERA DA ALLENATORE

Gli esordi

Dopo gli ottimi risultati nel settore giovanile giallorosso, nel febbraio 2011 viene promosso in prima squadra dopo le dimissioni di Ranieri. Montella chiude la stagione al sesto posto e non viene confermato dalla dirigenza, che gli preferisce Luis Enrique. Il giovane tecnico si accasa dunque al Catania, con cui è protagonista di una stagione memorabile. Gli etnei chiudono il torneo all’undicesimo posto, con il punteggio record di 48 punti conquistati.

Fiorentina

Nel giugno 2012 firma con la Fiorentina, società a caccia di riscatto dopo diverse stagioni deludenti. Complice un mercato importante, Montella riesca subito a dare la sua impronta di gioco alla squadra, rendendo la Viola una delle più belle formazioni della Serie A. Nella prima stagione dà luogo ad un avvincente testa a testa con il Milan, valido per il piazzamento Champions, che lo vede soccombere ma solo dopo aver lottato sino all’ultima giornata. Nella seconda stagione ottiene un altro quarto posto e si arrende solo in finale di Coppa Italia al Napoli. Nel terzo e ultimo anno a Firenze, si accontenta ancora del quarto piazzamento ed esce in semifinale sia in Coppa Italia (contro la Juventus) che in Europa League (Siviglia).

Sampdoria

Dopo il divorzio con la Fiorentina, Montella decide di prendersi un anno sabbatico. Nel novembre 2015 il richiamo della panchina è però troppo forte e quindi il tecnico accetta la proposta della Sampdoria. La stagione è avara di soddisfazioni e i doriani ottengono a fatica la salvezza.

Milan

Nell’estate 2016 il club rossonero si accorda con la Samp e annuncia Montella come nuovo allenatore. L’inizio è positivo: nei primi mesi la squadra ottiene buoni risultati e a dicembre conquista la Supercoppa contro la Juventus, ultimo trofeo conquistato dal Diavolo. Nella seconda parte della stagione le cose si complicano, il Milan centra l’Europa League ma senza convincere. Malgrado il cambio societario, con il passaggio ai cinesi, Montella viene confermato anche per la stagione successiva. L’avvio di campionato è però disastroso e il 27 novembre Montella viene sollevato dall’incarico.

Siviglia e il ritorno a Firenze

Un mese dopo l’esonero il tecnico napoletano è di nuovo in pista, stavolta con il Siviglia. Ottiene lo storico passaggio ai quarti di Champions League, ma dopo una serie di nove partite senza vittorie viene esonerato anche dagli andalusi. Un anno dopo, nell’aprile 2019, torna alla Fiorentina. Il secondo ciclo in Viola è però poco fortunato e il 21 dicembre viene esonerato dopo un fragoroso ko interno con la Roma.

Curiosità e aneddoti

Nella partita Lazio-Roma della stagione 2001-2002 segnò 4 gol, record assoluto nella storia del derby capitolino.

Vincenzo Montella deve il soprannome di Aeroplanino alla sua esultanza: dopo ogni gol, infatti, l’ex attaccante della Roma mimava un aereo in volo.

Nel 2002 fece da comparsa nel film di Vincenzo Salemme “Volesse il Cielo” insieme a Cannavaro e Ferrara.

Ipse dixit

Andrò controcorrente ma non mi piace chi festeggia un gol togliendosi la maglia: i giocatori sono esempi per i bambini, cosa si vuole dimostrare togliendosi la maglia?

Ancora oggi non riesco a spiegarmi come facesse a segnare tanti gol. Se scomponi il centravanti Inzaghi trovi ben poco di interessante. Non aveva dribbling, non aveva tiro da fuori. Era più scarso rispetto a tanti bomber che hanno avuto la metà del suo successo. Però lui nel suo lavoro ci ha messo tenacia, convinzione, rabbia. La grinta ha pagato più del talento. E con le stesse armi diventerà anche un grande allenatore.

Tutti sanno che da bambino ero tifoso del Milan di Sacchi e che preferivo Van Basten a Maradona…

Piaccio a Berlusconi? Spero che non abbia cambiato gusti. Altrimenti sarebbe pericoloso per me

Dicono di lui

Montella era straordinario, tecnicamente fortissimo, faceva la differenza. Appena capitava mezza palla buona faceva gol, non si poteva dir nulla. (Marco Delvecchio)

Montella, prima insacca poi decolla, se tocca la palla fa impazzì tutta la folla. (Brusco)

Palmares

Giocatore

Campionato italiano: 1 Roma: 2000-2001

Supercoppa italiana: 1 Roma: 2001

Coppa Italia: 1 Roma: 2006-2007

Coppa Anglo-Italiana: 1 Genoa: 1995-1996

Allenatore

Supercoppa italiana: 1 Milan: 2016

Di Domenico Abbondandolo