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Milan, quando Gattuso voleva andarsene: “Ancelotti e Galliani mi chiusero nel museo”

AMARCORD - L'aneddoto, 'Quella volta che...'

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Un ripasso della storia del Milan attraverso aneddoti e curiosità. Ricordate la 'strategia' di Ancelotti e Galliani per trattenere Gattuso?

Renato Panno

Milan, Gattuso e la 'strategia' di Ancelotti e Galliani

Ci sono momenti che passano alla storia inosservati e altri che sono difficilmente cancellabili. Non sempre le cose vanno come vorremo che andassero, il corso degli eventi alcune volte viene scosso da piccole, grandi cose che non riusciamo a controllare. Questo prologo per presentare un aneddoto tanto importante quanto curioso per la storia del Milan. Correva l'anno 2008, quello successivo alla rivincita di contro il Liverpool in Champions League. All'interno della rosa c'erano giocatori sensazionali che già avevano fatto la storia del club, vincendo tutto quello che c'era da vincere. Difficile andare avanti quando ha già centrato tutti gli obiettivi possibili, può capitare che qualcuno possa decidere di cambiare aria per trovare stimoli diversi.

E' quello che è successo a Gennaro Ivan Gattuso, più di un giocatore per il Milan a quei tempi. Un guerriero, un condottiero, uno che c'era sempre nei momenti di difficoltà. All'ex numero 8 successe esattamente ciò che è stato descritto prima. La trattativa con il Bayer Monaco era ben avviata, quasi chiusa come riferito dallo stesso Gattuso qualche anno dopo: "Ai tempi del Milan feci una figuraccia col Bayern Monaco. Avevo parlato coi dirigenti e mi avevano convinto ad andare lì da loro. La trattativa con i tedeschi sembrava chiusa". Ma cosa ha fatto, improvvisamente, cambiare idea all'ex numero 8 rossonero? Ci pensarono Adriano Galliani e Carlo Ancelotti con una 'strategia' del tutto particolare.

"Poi però Carlo Ancelotti e Galliani ebbero una brillante idea: mi chiusero nel museo del Milan, mi fecero capire che quella era la mia casa, mi fecero rivivere i grandi successi, le emozioni e i momenti passati insieme. Non potevo tradire i miei tifosi, e cosi cambiai idea. Dovevo restare a San Siro, dovevo continuare a vestire questi colori. So però di non aver fatto una bella figura con loro, anzi un pò me ne vergogno. Pochi giorni dopo ho deciso di rinnovare col Milan. Per me non è mai stata una questione di soldi, ho sempre avuto il Milan nel cuore".

Parole non campate in aria per colui che, nel 2017, subentrò a Vincenzo Montella sulla panchina rossonera. Dopo un anno e mezzo più che positivo, con una Champions League sfiorata all'ultima giornata nella stagione 2018/2019, i rapporti tra Gattuso e il club si ruppero bruscamente. Visioni diverse e inconciliabili. 'Ringhio' decise così di rendere omaggio ancora una volta al club più importante della sua vita, dimettendosi immediatamente così da evitare di gravare alle casse del Milan, già in evidente difficoltà. Un signore, uno con il Milan nel cuore, un uomo vero prima che un ottimo giocatore e un grande allenatore. Ibra ha rilasciato una lunga intervista: ecco le sue parole sul presente e sul futuro >>>

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