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LIVE MILAN – Gattuso: “Caldara? Gli chiedo troppo. Cutrone? C’è stata una discussione…”

Rino Gattuso, allenatore del Milan
Gennaro Gattuso, tecnico rossonero, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di domani a San Siro contro l'Atalanta. Le sue dichiarazioni

Salvatore Cantone

Domani il Milan torna subito in campo. I rossoneri, dopo aver vinto 1-0 contro il Dudelange all'esordio in Europa League, cercheranno di tornare al successo anche in campionato contro l'Atalanta, , che sarà ospitata a San Siro, dopo l'ultimo pareggio a Cagliari. Come di consueto, alla vigilia del match, è intervenuto in conferenza stampa Gennaro Gattuso.  Ecco tutte le sue parole. Per le ultime di formazione,

Su Laxalt: "Sono contento di come sta giocando: ha grande velocità e riesce a ribaltare l'azione. Metterlo in partite facili? Cosa significa? Non esistono gare facili. Può giocare tutte le gare o stare fuori tutte le gare".

Su Reina: "Ha fatto molto bene in coppa, ma sono molto contento anche di Donnarumma. Abbiamo due grandi portieri".

Su Musacchio: "Sta bene. Ha fatto due giorni di riposo e ieri ha lavorato con la squadra. Ora è a disposizione per la partita di domani".

Su Bertolacci: "Ha fatto un po' di fatica contro il Dudelange, ma sono molto contento per come si è inserito nella squadra".

Su Biglia: "A Biglia piace palleggiare, Calhanoglu il contrario, imbuca sempre e poche volte palleggia. Ci vuole un po' di tempo, ma è qualcosa su cui stiamo lavorando. Oggi Biglia ci fa schermo, riesce a scivolare bene, qualche volta possiamo verticalizzare di più, ci dà altri vantaggi. Calhanoglu lo può fare senza problemi ma lascia qualcosa per strada a livello tattico".

Più determinante Cristiano Ronaldo o il Pipita? "Io alleno Higuain, che per me è il più forte al mondo, è uno che riesce a fare gol e dobbiamo sfruttarlo al massimo. È un campione e giustamente si deve mettere a disposizione della squadra come sta facendo. Dobbiamo metterlo in condizioni di segnare".

Sui cambi di modulo: "Possiamo adottare diversi sistemi di gioco, ma bisogna lavorarci per bene. Non bastano due-tre sedute per farlo ma abbiamo giocatori con caratteristiche che permettono un cambio di sistema di gioco".

Su Montolivo: "E' da una settimana che si allena con noi e ha finito un blocco di preparazione. Ho fatto delle scelte, non è un discorso di simpatia o antipatia. Le mie scelte le faccio con criterio, sono l'allenatore e sono che io che pago le conseguenze. Non devo dare nessuna spiegazione: gioca chi sta meglio".

Sulle prossime gare: "Partite decisive? Pensiamo all'Atalanta, poi penseremo all'Empoli e al Sassuolo. Dopo mancheranno 30 e passa partite, dobbiamo preparare gara per gara, le partite sono tutte importanti. E' ovvio che sarebbe meglio non lasciare punti per strada".

Su Higuain: "Spero di averlo sempre a disposizione, ci metterei la firma. Lui vuole giocare, gli piace far gol, spero che sarà sempre a disposizione. Come servirlo? Per sfruttare meglio le sue caratteristiche bisogna alzare la testa e metterla. Castillejo non ha caricato nemmeno, ha alzato la testa e servito. Se cominciano a ricamare Higuain si scoccia e viene a giocare fuori dall'area".

Sull'assenza di una terza punta: "Abbiamo fatto delle scelte, avevamo dei parametri della Uefa. Abbiamo dato priorità ai centrocampisti. Ultimamente lo sto facendo giocare esterno, ma Borini può fare anche l'attaccante".

Sulla fase difensiva: "Su ogni gol c'è un errore, a noi piace giocare con palla coperta, se la palla è coperta l'avversario non passa. Se la palla non è coperta bisogna scappare e non creare profondità. Il gol di Fazio è stato un errore tecnico, così come quello di Zielinski. Bakayoko era vertice basso, era fuori posizione, ci può stare. Noi guardiamo la palla, quando è coperta dobbiamo salire, questo ci dà dei vantaggi. Se la difesa comincia a salire gli attaccanti devono fare fatica e questo ci dà dei grandi vantaggi".

Su Cutrone: "Vedremo oggi pomeriggio se sarà a disposizione. Patrick vuole sempre provare a esserci, ma dobbiamo anche rispettare dei tempi. Non mi piace vedere i giocatori che provano e riprovano giorno dopo giorno, poi entra in campo e dopo 10 minuti esce perchè sente ancora problemi. Non è una cosa gravissima, ma ci sono dei tempi a rispettare".

Suso: "Segna poco? Mi aspetto che tiri in porta perchè ha un tiro importante, ma da lui mi aspetto qualche inserimento in più e non solo chiedere la palla sul piede. Spero che il gol arrivi, ne ha bisogno, è il primo che ci soffre, ma sono contento. In ogni caso già in queste prime partite si sta vedendo qualcosa di diverso da parte sua a livello di movimenti. Deve continuare a giocare come sta facendo"

Su Bakayoko: "Ognuno di noi vede le partite a modo suo, i tifosi di tastiera forse si aspettavano di vincere 7-0, ma Bakayoko ha fatto una buona prestazione, mi aspetto qualche inserimento in più, come ha fatto Bertolacci sul gol di Higuain. A livello tecnico mi è piaciuto tanto, è uno che non sembra tecnico ma riesce a fare buone cose, sono molto soddisfatto della sua prestazione".

Sul turnover: "Il fatto di aver cambiato tanto contro il Dudelange è perchè mi fido di questi giocatori. Quest'anno abbiamo una rosa importante: Bakayoko, Borini, Castillejo e gli altri possono sempre dal primo minuto, ma tutti meriterebbero di giocare".

Sempre sull'Atalanta: "Non mi fido dell'Atalanta e non mi fido di Gasperini perchè riesce sempre a far rendere i suoi giocatori al meglio. Hanno i loro pregi e i loro difetti, ma noi dobbiamo essere bravi a giocare bene tecnicamente".

Sul Milan femminile: "Un grosso in bocca al lupo alle ragazze per questa nuova avventura. E' un piacere confrontarmi con Carolina Morace, che sento spesso"

Sull'Atalanta: "Non è un caso che noi non vinciamo da quattro anni con l'Atalanta: è una squadra rognosa con caratteristiche precise, quindi bisogna disputare una grandissima gara. Hanno perso due partite di fila in campionato e quindi avranno voglia di riscattarsi".

Sul momento della squadra: "Prima della partita contro il Dudelange ero preoccupato perchè sapevo che la gara contro di loro poteva crearci delle difficoltà. Quando si cambiano tanti giocatori nella formazione non è facile fare bene, ma la cosa importante era ottenere la vittoria".

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