news milan

Umiltà, gioco, risultati… e Ibrahimovic. Così Pioli si è ripreso il Milan

Peppe Gallozzi

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Stefano Pioli sarà ancora l'allenatore del Milan con un nuovo contratto fino a giugno 2022. Determinante il post lockdown

"ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS- Il ribaltone è servito. Ralf Rangnick, il Professore tedesco promesso sposo del Milan ormai da febbraio, non arriverà sotto la Madonnina. A respirare l'aria dei Navigli e della grande moda, dei caffè del centro e di Milanello, rimarrà Stefano Pioli e lo farà fino a giugno 2022 come annunciato dalla società rossonera attraverso un comunicato di ieri sera.

TESTA, LAVORO ED UMILTÀ

"Arrivato in un'umida serata di ottobre, quando tutto il popolo milanista attendeva Luciano Spalletti per il dopo-Giampaolo (e questa sarebbe un'altra storia da raccontare...), il tecnico parmense classe '65 ha dovuto pedalare e non poco. Prima le difficoltà mentali di una squadra fragile e per nulla matura. Poi quelle fisiche, con una condizione che spesso lasciava a desiderare. Una sola ricetta per venirne fuori. L'umiltà, il sacrificio, l'aiutare il compagno e riscoprire i valori delle cosiddette "provinciali". Viatico necessario per chi vuole diventare grandi. Lo snodo cruciale? Le due vittorie sulla via Emilia (0-1 a Parma e 1-3 a Bologna). Lì il Milan di Pioli ha iniziato a gettare le sue basi.

IL MERCATO DI DICEMBRE

"Zlatan Ibrahimovic e Simon Kjaer. Il loro inserimento in pianta stabile nell'undici titolare rossonero ha portato professionalità, esperienza, maturità e ovviamente classe. Zlatan si è preso lo spogliatoio e ha trasmesso il suo credo a tutta la rosa. Ha preteso impegno in allenamento, risorse ulteriori in partita, ha fatto capire a tutti cosa vuol dire essere un campione. Zlatan ha inglobato il vecchio Milan e lo ha introdotto in quello nuovo. Creando una miscela vincente. Simon ha visto il calcio vero nel suo passato, ha disputato la Champions League e fatto parte di roster importanti. La sua presenza, e le sue parole, hanno contribuito all'ulteriore crescita di Alessio Romagnoli. Ad oggi uno dei più forti difensori italiani in circolazione. Con loro è cresciuto anche Saelemaekers, inizialmente considerato un oggetto misterioso e poi pian piano emerso. Fino a risultare utile non solo a partita in corso ma anche dal primo minuto. Una vitalità inebriante, travolgente che ha finito per coinvolgere tutta la squadra. Perché se il meccanismo gira alla perfezione Theo Hernandez diventa incontenibile, Donnarumma insuperabile, Bennacer un moto perpetuo, Kessié il carro armato che tutti abbiamo apprezzato a Bergamo e Calhanoglu un perfetto direttore d'orchestra. Di Rebic si dirà dopo, perché merita un capitolo a parte.

UN LOCKDOWN DETERMINANTE

"Nel post-lockdown il Milan ha fatto registrare una marcia da Scudetto. Sì, da Scudetto. Senza mezzi termini. Due soli pareggi (in rimonta contro Spal e Napoli) e una serie esaltante di vittorie. Alcune dal retrogusto antico, su tutte quella con la Juventus a San Siro. Il Milan di Pioli, oggi, è un'orchestra che esegue alla perfezione il suo spartito. Una squadra che sa giocare nel breve e, allo stesso tempo, sa ricercare la profondità. La solidità difensiva resta tale anche quando Theo si trova stabilmente nella metà campo offensiva. Quando le cose vanno male c'è Ibrahimovic a cui appoggiarsi davanti. E c'è Rebic che segna. Re Mida è la scoperta più bella del Milan marchiato Pioli. Un guerriero (come lo definì Milan Rapajc sulle nostre colonne) che alla prima occasione la butta dentro e non ha paura di nulla. Anche limitando le sue sciocchezze che in passato lo hanno limitato e non poco. Come non ricordare l'espulsione delle semifinale di coppa Italia con la Juventus che ancora grida vendetta dopo soli pochi minuti. Ora il quesito è uno solo. E' il punto massimo? O questa squadra ha ancora, ulteriori, margini di miglioramento? Ai posteri, anzi a mister Pioli, l'ardua sentenza...

SEGUICI SUI SOCIAL: CLICCA QUI ⇓