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Serginho: “Romagnoli ha tutto per diventare come Nesta e Maldini”

Serginho (credits: video.repubblica.it)

Serginho, ex terzino sinistro del Milan, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport' di tanti temi legati alla squadra rossonera: le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Serginho, ex terzino sinistro del Milan, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport' di tanti temi legati alla squadra rossonera. Queste le dichiarazioni di Serginho:

Sul suo futuro: “Ho in piedi un progetto giovani di talenti sudamericani, soprattutto in Brasile. Con Alessandro Lucci, mio procuratore per tanti anni, stiamo pensando ad una cosa per il futuro che speriamo possa andare bene”.

Sul Milan di Gennaro Gattuso: “Io credo che il Milan abbia avuto un brutto inizio di campionato: dopo, quando sono arrivati giovani come Lucas Paqueta, si è visto qualcosa di diverso: insieme a Rino hanno trovato equilibrio, con una squadra più continua, sciolta ed allegra mentalmente. Hanno continuità, derby a parte, che è una partita un po’ particolare. Ora il Milan può tornare grande come è sempre stato”.

Su come può tornare vincente il Milan: “È difficile fare in modo che una squadra torni vincente come è stato il Milan per tanti anni. C'è bisogno di una società forte, di uno spogliatoio forte, di giocatori di qualità. Gattuso ha vinto tanto con la maglia del Milan, capisce bene la filosofia del Milan, conosce bene l’importanza della maglia del Milan. Ha tutto per trasferire mentalità vincente ed esperienza con la maglia del Milan ai giocatori e continuare a crescere in questa società”.

Sul fatto di giocare sul versante opposto del campo: “Non mi sarebbe piaciuto. Per le mie caratteristiche ho sempre provato ad andare in fondo per mettere la palla per l’attaccante. Avessi dovuto andare in fondo e rientrare sul destro, sarebbe stato più complicato. Ogni allenatore, però, ha il suo modo di vedere il calcio. Io, per come vedo il calcio, preferisco avere un giocatore giusto nella posizione giusta”.

Su Lucas Paqueta: “Non l’ho segnalato io Paqueta, è stato Leonardo. L’ho seguito però per tanto tempo, giocava nel Flamengo. Io vivo a Rio de Janeiro. Nel 4-3-3 ha sempre giocato da terzo davanti la difesa o davanti dietro le punte. Ha tanta qualità, il calcio italiano gli farà bene dal punto di vista tattico; da noi si pensa alla tecnica e a volte si dimentica la parte tattica. Ha avuto un inserimento molto naturale, ha iniziato bene, avrà tempo e modo per sviluppare il proprio calcio”.

Su Alessio Romagnoli: “Credo che avrei dribblato Romagnoli! Ma è un grande difensore, è cresciuto tantissimo, sta giocando bene. È molto ben protetto dalla squadra come difensore. Qualcosa di Alessandro Nesta in lui? Lui ha una grande qualità: sono due giocatori con caratteristiche diverse, ma sono due grandissimi difensori. Con Nesta ho avuto possibilità di giocarci per anni, lo trovo uno dei migliori 10 difensori di sempre del calcio per qualità, freddezza e senso tattico impressionante. Romagnoli è ancora giovane, ma può arrivare al livello di Nesta e Paolo Maldini”.

Sul caso Mauro Icardi: “L’ho seguito, è un peccato. Icardi è un grandissimo talento, ha avuto una storia grande con l’Inter, ha avuto la fascia di capitano, conta tanto per società e tifosi. Non credo che l’Inter non lo voglia più in rosa in una squadra dalla grandezza storica come quella nerazzurra".

Sulla lite tra Franck Kessie e Lucas Biglia: “Le regole al Milan sono sempre state molto chiare: nel Milan c’è una filosofia del rispetto della maglia. Quando un giocatore esce, è sempre scontento e ha qualcosa da dire. Ma il rispetto verso il compagno non deve mancare mai. Il gruppo è fatto di rispetto. Se manchi di rispetto verso il compagno, qualcosa non va. Gattuso è nato in un Milan vincente, la risolverà anche perché ciò non può accadere in una squadra importante come il Milan”.

Sulla possibile partenza di Jesus Suso a fine stagione: “Non so dire se va o resta, con Lucci abbiamo parlato di un’altra cosa …”.

Su chi sceglierebbe, in un'ipotetica Top 11, del Milan dei suoi tempi: “In una squadra vincente come il mio Milan? Tutti. Eravamo una squadra molto forte: si poteva scegliere ad occhi chiusi che si poteva scegliere bene”.

Su Gattuso allenatore ed una società di milanisti: “Gattuso è sempre stato un innamorato del calcio: ha sempre fatto tutto con passione molto grande, e quando c’è passione davanti a tutto il successo è sempre grande. Per felicità sua abbiamo due leggende del calcio mondiale in società come Maldini e Leonardo, credo che possiamo tornare alla grande. Speriamo di trovare ancora quel qualcosina che ancora manca, ma si vedono più stimoli di prima”. Di Milan, oggi, ha parlato anche Daniele Massaro: per le sue dichiarazioni, continua a leggere >>>

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