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San Siro, battaglia tra Sala e Moratti: tra battute e risposte

Stefano Bressi

Nuove polemiche su San Siro, con il sindaco che sembra stanco delle tante richieste di salvare l'impianto, senza però alcuna proposta.

Che il nuovo San Siro si farà sembra ormai fuori di dubbio. Bisognerà capire quale dei due modelli avrà la meglio. Eppure, ancora si discute sull'attuale impianto e su quale fine farà. Ad alimentare il dibattito, stavolta, sono due tifosi interisti di primo livello: il sindaco cittadino Giuseppe Sala e l'ex presidente nerazzurro Massimo Moratti, che si sono lanciati frecciatine. Milan e Inter continuano a lavorare per il nuovo stadio e la "rottamazione" dell'impianto attuale è stata già ratificata ufficialmente da Palazzo Marino due settimane fa. Ieri il primo cittadino è tornato sul tema, dichiarando che se qualcuno volesse provare a salvarlo dovrebbe trovarne un uso e una formula, facendosi avanti. Costerebbe tra i 5 e i 10 milioni all'anno. Invitando proprio Moratti a farsi avanti e spiegando che il Comune non può permettersi certi costi.

Questo perché Moratti ha preso parte al comitato Sì Meazza, contro l'abbattimento. L'ex presidente nerazzurro si è sempre detto contrario al nuovo stadio e ha voluto replicare così: "È stata un'uscita infelice. Una battuta da paese. Non è che per San Siro non ci dormo la notte. Ha annunciato che il nuovo stadio si fa, mentre pensavo ci fosse ancora margine per ripensarci. Ha detto che le scelte le fa lui, ora attendo che si proceda. Senza rimanere alle parole. Il comitato non vuole l'attuale San Siro come monumento, ma come unico stadio di Milano, dove si continuerebbe a giocare".

In ogni caso, scrive la Gazzetta dello Sport, ormai la strada per il nuovo stadio pare tracciata. È stato riconosciuto il pubblico interesse e ora si attende la scelta dei club tra i due progetti. Poi si avvierà il progetto esecutivo. Le complicazioni riguardano il fatto che la cerimonia delle Olimpiadi si svolta nell'attuale San Siro nel 2026, così che il nuovo impianto entri in funzione nel 2027. A questo punto poi si passerà alla fase 2, che coinvolgerà proprio l'attuale stadio. Impianto che varrebbe 100 milioni di euro, cifra che Milan e Inter si sono detti pronti a pagare per avere diritto di superfice sull'intera zona di San Siro per 99 anni. L'idea di restaurarlo è stata esclusa. Non verrà abbattuto, ma resterà solo una parte. Queste intanto le notizie più importati di questa mattina >>>