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Rizzoli: “Con l’esperienza si ridurra il margine d’errore del VAR”

Nicola Rizzoli
Ormai il VAR è entrato definitivamente a far parte del calcio italiano. Il designatore Nicola Rizzoli ha parlato dei (pochi) errori che ancora ci sono.

Stefano Bressi

Esperimento riuscito si potrebbe dire. Il VAR funziona e anche piuttosto bene. L'obiettivo di ridurre sensibilmente gli errori è stato raggiunto. Ai microfoni di Radio Deejay ne ha parlato il designatore arbitrale, Nicola Rizzoli. Ecco le sue parole: "Noi arbitri non possiamo rilasciare interviste dopo la partita, da regolamento, finchè non si esprime il giudice sportivo. Il giudizio che viene dato a un arbitro è molto complesso, ma non viene abbassato se consulta il VAR. Non ha senso dare una chiamata a squadra del VAR, perchè ogni situazione viene visionata con il silent check almeno. Le simulazioni sono da combattere con la cultura, non con i regolamenti. Il fallo di mano è la cosa più complicata dal punto di vista del regolamento, l'arbitro deve riuscire a capire l'intenzione di chi lo commette. Bisognerebbe andare a vederli tutti, anche se l'obiettivo è di intervenire il meno possibile. Non ho incontrato resistenze al VAR da parte degli arbitri, stiamo lavorando per un cambiamento importante. È questione di mentalità e lavoro di squadra. Il rapporto tra arbitro e VAR deve avere la stessa filosofia d'approccio, è una squadra che cambia e che ha un supporto tecnologico ora. Se il prodotto migliora, è una cosa positiva. Per quanto riguarda il fuorigioco con il VAR è una questione di percettibilità. Dipende anche dal posizionamento delle telecamere, serve un minimo di tolleranza. Quando si può verificare si cambia decisione, altrimenti resta quella del campo. Con l'esperienza si ridurrà il margine d'errore. Stiamo lavorando anche per la questione fuorigioco con nuovi supporti tecnologici".

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