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Milan, l’orgoglio di Gattuso: difende i suoi calciatori e suona la carica

Gennaro Gattuso Milan
Il tecnico del Milan Rino Gattuso in conferenza stampa tira fuori gli artigli e difende a spada tratta i suoi giocatori dopo la figuraccia di Atene

Alessio Roccio

di vigilia per Rino Gattuso che domani sera affronterà al Dall'Ara il Bologna dell'amico Filippo Inzaghi. Il tecnico del Milan ha tirato fuori gli attributi e con grande orgoglio ci ha tenuto a difendere i suoi calciatori dopo la debacle di giovedì sera in terra greca. "I miei giocatori meritano rispetto. Qualcuno di voi già ha impacchettato i giocatori, chi va via, qualcuno torna. Non meritano tutto questo. Atene è una cicatrice, ma guardiamo avanti. Non ho dubbi sul mio gruppo, a livello umano", ha tuonato Gattuso.

Non è la prima volta che l'allenatore calabrese ha difeso a spada tratta i suoi ragazzi davanti alle critiche. Anzi, lo ha sempre fatto. Gattuso prima del delicato match contro il Bologna - di fondamentale importanza sia per lui che per Inzaghi - si è trascinato i riflettori su di sé, cercando di sgomberare la testa a coloro che in questi giorni sono stati bersagliati maggiormente dalla critica.

Il riferimento è in primis a Gonzalo Higuain e Hakan Calhanoglu. Gattuso lo ha incoraggiato a dare di più in termini di grinta, carisma, leadership e esperienza. Poi i gol vengono dopo, arriveranno, perché il Pipita li ha sempre fatti. Ma è chiaro che al momento non sia tranquillo mentalmente e Rino ha confermato che l'argentino è il primo ad essere dispiaciuto per questa situazione.

Discorso leggermente diverso per Calhanoglu per il quale non ha escluso una possibile panchina domani a Bologna. Per Gattuso il problema del turco è mentale e non fisico, e, dunque, non meriterebbe la panchina, ma Castillejo a suo dire sta facendo bene e per cui potrebbe iniziare dal 1'.

Anche per quanto riguarda il tema di mercato, : "Nessuno è ancora venuto a dirmi 'lo riscattiamo, non lo riscattiamo', sono cose che sento dire solo da voi della stampa. So che abbiamo dei vincoli e non possiamo fare moltissimo sul mercato, ma siete voi che continuate a dire che dovremo vendere Çalhanoglu, Suso, del 'Pipita'... A me non risulta".

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