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Milan, il nuovo stadio resta cruciale e c’è l’idea in solitaria: gli scenari

Stefano Bressi

Anche nel caso in cui il Milan passasse effettivamente a Investcorp il nuovo stadio resterebbe importantissimo. Ecco le varie possibilità.

Nelle prossime settimane il Milan potrebbe passare da Elliott a Investcorp, cambiando quindi la proprietà. Ciò che non dovrebbe cambiare, secondo quanto riferisce calciomercato.com, è l'importanza che ha l'avere un nuovo stadio nel prossimo futuro. La trattativa per la cessione della società rossonera prosegue, ma è già evidente come la prospettiva di un impianto moderno abbia un peso importante nella valutazione che il fondo del Bahrain dà al Milan, di più di un miliardo. Avere uno stadio di proprietà è fondamentale per gli sviluppi economici a medio-lungo termine. Però ancora non c'è nulla di certo e quindi lo stadio è ancora un nodo da sciogliere, con diverse possibilità davanti.

Di certo c'è che il Milan uno stadio ce l'ha, bello e importante, ma non molto moderno. San Siro ci sarà sicuramente almeno per un altro anno. Almeno il San Siro attuale. Meno certo è che il nuovo impianto sia in sostituzione e quindi sorga di fianco alla Scala del Calcio che da ormai moltissimi anni ospita i rossoneri. Giovedì, il Comune di Milano ha lanciato il bando per la ricerca del coordinatore del dibattito pubblico e intanto Inter e Milan sono vicini a finire lo studio di fattibilità da presentare in sede di confronto. Dovrebbe avvenire tra luglio e agosto. Il termine per discuterne è stato fissato al 30 novembre. Lì ci sarà la decisione finale. Il progetto è quello della Cattedrale di Populous, che costa circa un miliardo tra stadio e area commerciale e verde. Un costo da dividere e che porterebbe 80 milioni ciascuno di ricavi all'anno.

Nel caso in cui però il progetto di costruire il nuovo impianto a San Siro dovesse arenarsi, le due società non vogliono farsi trovare impreparate. Hanno più volte detto di non essere soddisfatte di come i dialoghi col comune stiano andando avanti e così è nata l'idea di andare a Sesto San Giovanni, per poterlo costruire molto più velocemente. C'è disponibilità e il sindaco ha più volte avanzato la candidatura. Addirittura ha detto che i lavori potrebbero iniziare nel giro di 18 mesi. Tempi molto più rapidi rispetto ai 1000 giorni di lavoro a Milano che non hanno ancora portato all'approvazione del progetto.

Oltre a queste due ipotesi, ne sta spuntando una terza. Sta prendendo piede nel caso in cui Investcorp dovesse comprare il Milan per davvero. Consiste nel fatto che il Milan costruisca un nuovo stadio senza l'altra squadra della città. Al momento è solo un'ipotesi, ma non priva di fondamento se si considerano le prospettive di guadagno sul lungo periodo per Investcorp tra incassi e valutazione del club. Allo stesso tempo, però, è un'ipotesi difficile da perseguire perché i costi di investimento da soli sarebbero molto più alti. Solo dopo un'eventuale chiusura della trattativa Investcorp potrà effettivamente valutare se fattibile o no. Al momento, comunque, l'ipotesi di stadio in comune resta quella più probabile. Di certo c'è che il nuovo stadio è una priorità sia con Elliott che con Investcorp e il Milan presto dovrà averlo. Queste, intanto, sono le notizie più importanti della giornata di oggi >>>

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