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MILAN: Cerci ci prova, ma raccoglie solo fischi. E’ già un caso

Alessio Cerci, nella stagione 2014/15  (credits: GETTY Images)

Continuano le grandi difficoltà di Alessio Cerci in questo inizio di stagione. Anche ieri una brutta prestazione e il pubblico rossonero fischia...

Redazione

Alessio Cerci è arrivato a gennaio dall'Atletico Madrid, come ala destra per il 4-3-3 di Inzaghi. Il rapporto tra Cerci e i tifosi del Milan, però, non è mai davvero decollato. Complici le grandi, forse troppe, aspettative createsi intorno all'attaccante romano, e il momento pessimo della squadra rossonera, Cerci è stato fin qui una grande delusione. Eppure i tifosi sembrano avere per lui un trattamento particolarmente polemico, riservandogli fischi per ogni piccola giocata, fino anche agli stop non orientati perfettamente. Si sa, San Siro è una giuria che difficilmente perdona. Ma i tifosi rossoneri hanno anche dimostrato che l'applicazione viene sempre riconosciuta e applaudita.

Due esempi emblematici sono Bonaventura e Honda. Infatti, nonostante la pessima stagione della squadra ed essendo spesso schierati fuori ruolo, hanno sempre dimostrato la massima applicazione alle richieste dell'allenatore, e i tifosi sene sono accorti. Cerci invece sembra sembra sempre alla ricerca della giocata decisiva, che spesso mal si coniuga ai movimenti dei compagni. Non a caso, sia che componga la catena di destra con Abate sia con De Sciglio, le incomprensioni sono tante. Ma il problema principale è che, a differenza per esempio di Balotelli, le giocate più le cerca e meno gli vengono.

Dopo aver giocato tra i fischi gli ultimi minuti col Perugia in Coppa Italia, Mister Mihajlovic l'ha difeso esplicitamente. Ma dopo l'ennesima prestazione deludente contro il Mantova, la furia di Mihajlovic non ha risparmiato neanche Cerci. Infatti l'operazione di recupero dell'attaccante passa dall'impegno e dall'applicazione del giocatore, che anche ieri non è riuscito a fare la differenza contro un club di Lega Pro. In questo momento sembra essere caduto all'ultimo posto nelle gerarchie in attacco, sia agli occhi dell'allenatore sia agli occhi dei tifosi.

Gianluca Raspatelli

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