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Marino: “Non vedo buoni segnali per il futuro del Milan”

Pierpaolo Marino Udinese
Marino ha parlato della situazione societaria rossonera, sottolineando come tutto lasci pensare che non si possa evolvere al meglio.

Stefano Bressi

Ancora una volta i dubbi hanno il sopravvento. Stavolta è Pierpaolo Marino ha esporre le proprie perplessità sulla proprietà del Milan e sul futuro del club rossonero, ai microfoni di SportWeek, inserto della Gazzetta. Ecco le sue parole: "Nessuno conosce la reale consistenza patrimoniale di Yonghong Li, né se agisca da solo, sia a capo di un gruppo che abbia qualcuno alle spalle. Mi sembra non ci sia una programmazione finanziaria sul medio-lungo periodo. Non vedo buoni segnali. Quando c'è grande disponibilità di denaro un club evita rinvii nel rimborso dei prestiti. Ma sono solo segnali, appunto. È anche vero che finora Yonghong Li ha rispettato tutte le scadenze per gli aumenti di capitale. Della preparazione di Fassone mi fido, è un professionista serio. Sul mercato il Milan doveva rifondare, è stata sborsata una cifra importante per undici giocatori. Era ovvio non tutti si rivelassero all'altezza. Quando si prende un giovane come André Silva non bisogna pagarlo come un anziano, altrimenti non darà plusvalenza economica e tecnica. Anche Belotti avrebbe dovuto ambientarsi in un contesto nuovo, con pressioni diverse e superiori a quelle a cui era abituato. Il Milan è costruito per il 4-3-3, inserirei due difensori. Uno al posto di Rodriguez, che non mi convince, e almeno un centrocampista. Una mezzala alla Barella, spostando Bonaventura in regia. Jack e Suso sono da tenere. Poi ci vuole una grande punta".

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