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Giannichedda: “Milan, con Gattuso e Higuain la Champions è possibile”

Gattuso Milan
Intervistato da Radio Rossonera, ecco le parole del tecnico della Pro Piacenza, Giuliano Giannichedda, sull'amichevole giocata sabato contro il Milan

Donato Bulfon

Intervista esclusiva di Radio Rossonera al tecnico della Pro Piacenza, Giuliano Giannichedda. Tra i temi trattati non poteva mancare un commento all'amichevole andata in scena sabato scorso e vinta dal Milan per 1-0 .

Quest'anno avete cambiato proprietà passando a Seleco, quali sono i vostri obiettivi per questa stagione?

"Innanzitutto bisogna ringraziare questa nuova proprietà perché fino ad un mese fa la Pro Piacenza non aveva nessuno; grazie a Seleco la squadra è rinata. La squadra è ambiziosa, rappresentiamo una bellissima città e cercheremo di fare le cose nel migliore dei modi. A noi il compito di provare a dar fastidio a tutte le squadre cercando di fare la nostra bella figura ogni partita".

Che effetto ha fatto ai suoi ragazzi la possibilità di poter giocare contro il Milan?

"L'amichevole di sabato è stata una bellissima esperienza, anche semplicemente varcare la soglia di Milanello è qualcosa di meraviglioso. È stato bello per i ragazzi poter giocare contro grandi campioni come Reina, Biglia e Higuain. Inoltre è stata un'ottima opportunità per noi per vedere a che punto siamo con la preparazione ed il fatto di aver ben figurato contro i rossoneri è stato un motivo di soddisfazione".

Che giocatore è Christian Maldini?

"Christian ha sulle spalle un cognome molto pesante a livello calcistico ma deve giocare col pensiero di voler arrivare grazie alla sua grande passione per il calcio. Ha la fortuna/sfortuna di essere figlio di uno dei giocatori più forti del mondo e si faranno sempre dei paragoni con suo padre. Lui avrà comunque la possibilità di fare una buonissima carriera ma deve giocare come Christian senza pensare al cognome che porta sulle spalle".

Che effetto ti ha fatto ritrovare Paolo Maldini al Milan?

"Con Paolo ci conosciamo abbastanza bene perché spesso abbiamo giocato sempre. Per me è sempre stato un esempio da seguire perché oltre che un campione è un uomo vero che ha sempre avuto umiltà e voglia; un mito sia come giocatore sia come persona. Ho già parlato con lui quando è ritornato ufficialmente al Milan e gli ho fatto i complimenti; uomini come lui possono fare solo il bene del calcio".

Il Milan può puntare ad un piazzamento Champions in questa stagione?

"Sì, i motivi principalmente sono due: il primo è il grande rapporto che ha Gattuso con tutto l'ambiente visto anche che la società gli sta dando la meritata fiducia; il secondo è l'acquisto di Gonzalo Higuain, uno degli attaccanti migliori del mondo, visto dal vivo è davvero eccezionale per tutti i movimenti che fa e per come attacca la profondità. Anche l'acquisto di Caldara è importante a livello difensivo e dimostra quanto il Milan abbia alzato l'asticella per questa stagione".

Che impressione ti ha fatto Castillejo?

"È un giocatore molto frizzante. Le sue caratteristiche si adattano molto bene alla Liga ma anche in Italia potrà sicuramente far bene diventando uno di quei giocatori che possono spaccare le partite".

C'è un giocatore che ti ha colpito a sorpresa durante l'amichevole?

"Sì! Bakayoko ha uno strapotere fisico impressionante. In Italia c'è bisogno di un giocatore con quelle caratteristiche e potrà essere davvero utile alla causa rossonera".

Qual è la tua griglia di partenza per questa Serie A?

"La Juventus è la favorita perché oltre ad aver vinto gli ultimi 7 Scudetti è riuscita a migliorarsi ancora con l'acquisto di Cristiano Ronaldo che è sicuramente uno dei giocatori più forti al mondo; anche l'acquisto di Emre Can è stato importante anche se è passato un po' in secondo piano. Dietro la Juventus vedo meno forti dell'anno scorso sia il Napoli che la Roma mentre più competitive, magari per giocarsi il secondo posto, Milan ed Inter. La Lazio? La società ha rifiutato tante offerte riuscendo a trattenere Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Ciro Immobile, molto dipenderà dall'approccio mentale che avranno questi giocatori perché riconfermarsi è sempre una cosa difficile".

L'ex rossonero Giuseppe Pancaro, ha parlato a Milan TV:

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