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Condannato a 9 anni per stupro: chiesta l’estradizione di Robinho

Daniele Triolo

Robinho, ex attaccante del Milan, condannato per un episodio che avvenne il 22 gennaio 2013. Il Brasile probabilmente non la concederà

Il Ministero della Giustizia ha inoltrato allo stato del Brasile la richiesta di estradizione per Robinho, ex attaccante del Milan. Il quale, come noto, il 19 gennaio scorso è stato condannato in via definitiva, insieme ad un amico, a 9 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo su una 23enne albanese. Episodio che accadde in un locale di Milano la notte del 22 gennaio 2013, quando Robinho era ancora un tesserato del club rossonero.

Lo riporta 'Calcio & Finanza'. L'ufficio esecuzione della Procura di Milano, che nei mesi scorsi aveva emesso un mandato di arresto internazionale per Robinho, è stato informato dell'invio della richiesta di estradare verso l'Italia l'ex attaccante anche di Manchester City e Santos. A febbraio di quest'anno la Procura aveva inoltrato al Ministero la richiesta di estradizione ed il mandato di arresto internazionale per Robinho e per il suo amico Ricardo Falco, entrambi in Brasile.

In questi mesi, poi, scrive 'C & F', ci sono stati contatti tra le autorità italiane e brasiliane. È probabile, poi, che sia stato indicato formalmente dal Brasile, dove si trova attualmente Robinho e, di conseguenza, l'Italia, ha trasmesso gli atti del mandato d'arresto - non eseguito allo stato - con richiesta di estradare l'ex calciatore della 'Seleçao'. È molto probabile, però, che i due non saranno consegnati. La Costituzione del Brasile, infatti, non consente l'estradizione dei propri cittadini. Milan, guai seri in difesa: le ultime sull'infortunio di Calabria >>>