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BOLOGNA: Donadoni e Destro, Milan stai attento

L'ex rossonero Roberto Donadoni, allenatore del Bologna
Oggi pomeriggio, a San Siro, arriverà il Bologna. Il Milan dovrà fare attenzione a due ex rossoneri: Roberto Donadoni e Mattia Destro

Lorenzo Romagna

Manca meno di un'ora per il ritorno in campo del Milan di Sinisa Mihajlovic. Dopo la lunga pausa natalizia, oggi pomeriggio i rossoneri affronteranno, allo stadio San Siro, il Bologna. Un match importantissimo, , che potrebbe aiutare la squadra rossonera a trovare la tanto agognata continuità. Sulla strada, però, ci sarà un Bologna agguerrito, che ha perso l'ultima partita di campionato con l'Empoli.

Un match, dunque, da non sottovalutare. Anche perché ci sarà il ritorno a Milano di due ex rossoneri. Con un passato, comunque, non troppo simile. Perché? Per il semplice motivo che uno ha scritto la storia rossonera, mentre dell'altro, probabilmente, fra qualche anno non se ne ricorderà nemmeno l'ombra del suo passato milanista. Per i pochi che ancora non avessero capito, stiamo parlando di Roberto Donadoni e Mattia Destro. Due professionisti tanto diversi, ma con destini incrociati.

Si, proprio così. Sono loro due, infatti, i protagonisti della rinascita del Bologna. L'attaccante di Ascoli Piceno, prima dell'arrivo sulla panchina del Bologna di Donadoni, ha faticato parecchio a trovare la retta via. Tanto che c'è già chi parlava di colpo fallimentare per la squadra rossoblu. Il Milan, insomma, dovrà stare attento alla sua voglia di mettersi in mostra e di tornare ad esultare a San Siro, visto che proprio lo scorso gennaio la società rossonera lo ha sedotto e acquistato in prestito per poi abbandonarlo dopo sei mesi.

A ridare nuova linfa all'attaccante ex Roma, come detto, è stato proprio Roberto Donadoni. Ma non solo a lui. Perché il tecnico ex Parma ha portato nuove melodie in casa Bologna. E i risultati, neanche a dirlo, si vedono eccome. Stessi risultati che Donadoni vorrebbe far vedere anche oggi pomeriggio. O meglio dire: a maggior ragione oggi pomeriggio. e accetterebbe di corsa il ruolo di tecnico rossonero. E allora quale migliore occasione di dimostrare il suo valore nella sfida di San Siro?

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