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Atalanta-Milan, Tiribocchi: “Giocare a Bergamo è difficile e i nerazzurri non hanno pressioni..”

UDINE, ITALY - MAY 07:  Atalanta BC fans show their support before the Serie A match between Udinese Calcio and Atalanta BC at Stadio Friuli on May 7, 2017 in Udine, Italy.  (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

L'ex attaccante dell'Atalanta Simone Tiribocchi ha rilasciato un'intervista a Radio Rossonera in cui ha parlato del match di sabato sera contro il Milan

Alessio Roccio

Intervista esclusiva di Radio Rossonera all'ex attaccante dell'Atalanta, SimoneTiribocchi; intervenuto in diretta all'interno della trasmissione "Serie A - Il Punto". Tanti i temi trattati durante l'intervista, tra cui la prossima sfida di campionato tra Atalanta e Milan.

Pensi che l’Atalanta abbia gli strumenti giusti per far si che questo momento positivo non sia solo un momento ma continui nel tempo?

"Credo che l'Atalanta, a differenza di Milan, Lazio e Roma, abbia un organico meno forte ma ha dalla sua l'entusiasmo ed il fatto di non avere la pressione di non essere obbligata a raggiungere l'obiettivo Champions League".

Cosa è cambiato nel tuo modo di vedere il calcio da quando fai l’allenatore e non più il giocatore?

"È cambiato tanto perché se vuoi fare l'allenatore devi avere tante conoscenze tattiche ed essere capace di saperti rapportare con i giocatori. Diciamo così: da giocatore puntavi tutto su te stesso, da allenatore ci sono molte più variabili; da giocatore pensavi a te stesso, da allenatore devi pensare a 30 ragazzi".

Sappiamo che nella tua avventura a Bergamo sei stato allenatore anche se per un breve periodo da Antonio Conte. Ti aspettavi sarebbe diventato quello che è ora? Quale squadra andrà ad allenare a tuo parere?

"Sì, anche se all'epoca aveva bisogno di fare tanta esperienza ma si vedeva già che avesse margini di miglioramento incredibili. Di Antonio Conte stupiva la determinazione ed il fatto che con i suoi discorsi e l'amore per il calcio riusciva spesso a farti cambiare idea. In quale squadra potrebbe allenare? Credo che possa tornare in Italia e vedo solo due squadre che possono prenderlo: Milan ed Inter. Al momento quella che vedo più adatta a lui è l'Inter".

Come gestiresti la situazione attuale degli attaccanti al Milan? È giusto che Piatek abbia da subito indossato la maglia da titolare rispetto a Cutrone?

"Credo che Gattuso stia gestendo la situazione molto meglio adesso rispetto a quando c'era Higuain ma non ne faccio un discorso di nomi ma di numeri: Piatek è arrivato e ha già portato ai rossoneri goal e punti. Al Milan sanno comunque che possono contare su Cutrone che è un attaccante che ha fame, voglia e sa fare goal. Cutrone non dovrà certamente abbattersi se farà un po' di panchina, è comunque una fortuna stare in una squadra così forte".

Sabato ci sarà il confronto tra Atalanta e Milan a Bergamo. Quali sono secondo te punti forti e deboli di entrambe?

"In questo momento entrambe le squadre stanno facendo bene. Il Milan ha trovato una quadratura importante, Gattuso è stato molto bravo a gestire pressioni ed infortuni. L'Atalanta è una squadra in forma e che corre. Se paragoniamo le due rose, quella del Milan è più forte ma occhio a Ilicic, Gomez e Zapata che possono decidere la partita in ogni momento e inoltre, quello di Bergamo è uno degli stadi più caldi della Serie A, giocare lì è difficile".

Visto quanto Zapata sta facendo bene, pensi che qualche top club lo porterà via già nella prossima sessione di mercato?

"Lui la gavetta l'ha già fatta con Sampdoria ed Udinese dove ha sia giocato che fatto panchina. Quest'anno Zapata sta raccogliendo tanto perché gioca in una squadra più propositiva ed in questo momento per me è anche pronto mentalmente a fare il salto".

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