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Zaccheroni: “Non mi priverei mai di Kessie. Suso? Scommetto sul suo riscatto”

Alberto Zaccheroni, ex tecnico del Milan (credits: GETTY Images)

Attraverso una lunga intervista rilasciata a Tuttosport, l'ex allenatore del Milan Alberto Zaccheroni ha parlato del momento dei rossoneri

Alessio Roccio

ULTIME MILAN - Attraverso una lunga intervista rilasciata a Tuttosport, l'ex allenatore del Milan Alberto Zaccheroni ha parlato del momento dei rossoneri.

Su questo Milan: "Mi piace la linea di puntare sulla qualità del gioco e di andare alla ricerca di giovani talenti. Però bisogna mettere in conto che con questa politica i risultati non possono essere immediati. L'allenatore è nuovo, la dirigenza è nuova, la proprietà quasi. I giocatori acquistati sono in fase di crescita, non nel pieno della loro carriera".

Su Giampaolo: "Credo che al di là di schemi e tattiche sia importante che l'allenatore sappia catturare i propri giocatori. C'è chi lo fa con le parole, c'è chi lo fa con gli allenamenti e chi con i risultati. Tutto in funzione di andare a fare gol. E qui c'è un aspetto che mi sembra carente nel Milan. Per me una grande squadra deve avere tre uomini offensivi che garantiscano almeno 50 gol a stagione. Il Milan in questo momento ha solo Piatek che può andare in doppia cifra. Leao, Suso e Correa non hanno questa capacità. Per questo non mi priverei mai di uno come Kessie, centrocampista formidabile con capacità di inserimento uniche. Se fossi in Giampaolo investirei su un attaccante da doppia cifra, che aggiunga peso realizzativo a Piatek: Giampaolo si renderà conto che la mancanza è seria".

Su Suso trequartista: "Mi piace molto quando parte decentrato e converge al centro degli attaccanti. E' differente invece aspettare il pallone già in mezzo come succederà con questa nuova posizione. Bisognerà vedere se saprà adattarsi lì dove serve contemporaneamente visione sulla palla e sulla porta. Scommetto sulla voglia di riscatto di Suso dopo una stagione nella quale, a mio parere, ha ricevuto troppe critiche".

Su chi lo incuriosisce di più: "Bennacer. Perché nel gioco di Giampaolo è fondamentale la capacità di tenere il pallone in mezzo al campo, altrimenti soffri sugli esterni. Il regista diventa fondamentale avendo diversi uomini raggruppati in mezzo al campo. Penso che il Milan farà ancora qualche movimento in entrata".

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