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Milan, la favola di Messias: dai Dilettanti alla Champions a San Siro

Junior Messias (attaccante AC Milan), nuovo acquisto rossonero nel calciomercato estivo | Milan News (Getty Images)

Junior Messias, ultimo colpo del Milan in ordine di tempo, arriva in rossonero in prestito con diritto di riscatto per 9 milioni complessivi

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha parlato di Junior Messias, ultimo acquisto del Milan nella sessione estiva di calciomercato conclusasi ieri. Un arrivo forse inaspettato, quello del brasiliano, classe 1991, prelevato in prestito con diritto di riscatto dal Crotone per un totale, tra cifra iniziale, riscatto e bonus, di 9 milioni di euro.

Ma che, in casa Milan, non è storicamente il primo di questo tipo. Nel 1962, infatti, ha ricordato la 'rosea', il Diavolo, allora con lo Scudetto cucito sul petto, andò a prendersi il suo brasiliano dalla Serie B: si trattava di Emanuele Del Vecchio, cresciuto nel Santos ma appena retrocesso nella serie cadetta con il Padova. Il tecnico Nereo Rocco puntò su di lui come riserva di José Altafini.

Quell'esperienza, ha commentato il quotidiano sportivo nazionale, non fu entusiasmante, come quelle, più recenti, di altri brasiliani in rossonero, quali Lucas Paquetá e Léo Duarte. Ora, dunque, Messias ha la possibilità di riscrivere la storia: la sua e quella del Milan, aiutando, magari, la squadra di Stefano Pioli nella lotta per lo Scudetto 2022. Già la storia fin qui vissuta dal nativo di Belo Horizonte, però, è tutta da raccontare.

Fino a sei anni fa, infatti, Messias giocava sui campi dell'Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) di Torino. Di giorno lavorava come fattorino, consegnando frigoriferi; di sera diventava un mago con il pallone tra i piedi. La chiamata di mister Ezio Rossi al Casale, in Eccellenza, gli ha poi fatto svoltare la vita. Da lì Chieri e Gozzano, tra Serie D e Serie C, quindi il Crotone, un anno di Serie B ed un anno di Serie A.

Il tutto in un crescendo di gol, assist, fantasia e dribbling (nell'ultimo campionato italiano ne ha completati 105, meglio aveva fatto solo Rodrigo de Paul con 122). Ma anche lavoro, sudore, sofferenza e fede. Messias, infatti, cristiano evangelico, è stato anche salvato da quest'ultima. Quando, in Brasile, per colpa dell'abitudine a bere, stava quasi per perdere la vita in un incidente, si è rimesso sulla retta via.

Ed è arrivata la svolta. Che ora porterà Messias ad indossare la maglia numero 30 del Milan, a 'San Siro', in Serie A ma soprattutto in Champions League. Un palcoscenico che, soltanto qualche mese fa, poteva soltanto sognare o vedere in televisione. Nel 4-2-3-1 di mister ioli, Messias (che in rossonero guadagnerà un milione di euro netto), potrà muoversi a destra, al posto di Alexis Saelemaekers, o al centro, al posto di Brahim Díaz.

Comunque, sulla linea della trequarti, pronto a convincere il Milan a riscattarlo per gli anni a venire e ad alimentare, giorno dopo giorno, una favola che sembra volergli riservare altre belle soddisfazioni. Milan, il resoconto finale del calciomercato estivo 2021 >>>

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