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RASSEGNA STAMPA

Milan, il parere: “Theo Hernandez come Jacobs, bel duecentista”

Theo Hernández AC Milan

Canossi, tecnico del corridore, azzarda il paragone tra Theo Hernandez, terzino del Milan, e Jacobs, medaglia d'oro. Le sue parole.

Stefano Bressi

Ancora tutti hanno negli occhi il gol di Theo Hernandez di domenica scorsa, quando il terzino del Milan ha arato il campo da area ad area segnando. Velocità da corridore, forza fisica da rugbista e tecnica da fenomeno quale è. Un gol iconico, che può diventare il simbolo di un trionfo storico. Potrebbe addirittura diventare il gol più bello della stagione. Persino l'allenatore di Marcell Jacobs è rimasto di stucco, azzardando il paragone. Secondo quanto dice Paolo Camossi, infatti, i due hanno una struttura fisica simile (1,84x81 e 1,86x84). E si è messo a guardare tutti i gol segnati dal francese classe 1997. Ecco le sue parole a Tuttosport.

Cosa ha pensato quando ha visto il gol: "Tanta roba! Ho visto una corsa più simile a quella dei velocisti rispetto a quella che vediamo di norma nei campi di calcio. È bello, perché in campo libero corre quasi come se non ci fosse il pallone".

Se potrebbe eccellere come atleta per fibre muscolari: "Con una corsa così sciolta sarebbe interessante vederlo sui 200 metri".

Se quando Bolt disse di voler diventare calciatore poteva diventare un fattore vista la velocità: "È un'arma straordinaria, ma vanno affinati almeno un po' i piedi. È più semplice trovarsi da solo davanti al portiere, poi dipende come si tira".

Se qualcuno gli ha mai chiesto consigli per migliorare i giocatori: "Non colleghi del calcio. L'emozione più grande l'ho provata un giorno all'Acqua Acetosa, quando mi si è presentato davanti Julio Velasco proprio mentre allenavo Marcell: per me fu un emozione grandissima, è l'allenatore degli allenatori".

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