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Gazzetta – Milan, scatta ufficialmente l’era Elliott

Casa Milan
Elliott si prende il Milan: subito 50 milioni per la ricapitalizzazione del club rossonero, quindi una gestione almeno biennale. Il futuro è americano

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha sottolineato come, nella giornata in cui la Juventus ha annunciato il colpo di mercato del secolo, ovvero l'acquisto di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid, il Milan abbia soltanto 'celebrato' un nuovo cambio di proprietà, il secondo in 15 mesi.

L'acquisto, in questo frangente, è il club stesso, che passa da Yonghong Li al fondo di investimenti statunitense Elliott Management Corporation, . Ora, Elliott compirà tutti i passi necessari per insediarsi ai vertici di Via Aldo Rossi. Primo tra tutti, quello di sostituire, domani, 12 luglio, . Il CdA, poi, convocherà l'assemblea dei soci del club meneghino, prevista per sabato 21 luglio, la quale dovrà ratificare le modifiche.

Usciranno dal CdA del Milan, naturalmente, Yonghong Li ed il suo braccio destro, David Han Li, oltre che Xu Renshuo e Lu Bo. Per quanto riguarda la componente italiana, potrebbe restare all'interno del CdA Marco Fassone, attuale amministratore delegato del Milan, mentre, in qualità di Presidente del Consiglio, alla fine potrebbe essere nominato Paolo Scaroni, già consigliere in orbita Elliott, oppure, ipotesi meno probabile, in carica potrebbe finire Gordon Singer, figlio di Paul ed a capo dell'ufficio londinese del fondo Elliott dal 2009.

Altra azione saliente portata a termine in queste ore da Elliott, ha proseguito la 'rosea', riguarda il passaggio delle quote della Rossoneri Sport Investments Luxembourg, a sua volta proprietaria del 99,93% del Milan, alla Project Redblack, società creata nel 2017 da Elliott appositamente per l'operazione-Milan. Per la cronaca, sono cambiati anche gli amministratori della Rossoneri Sport Lux, , veicolo di Elliott. Si tratta di due società chiave nella catena di controllo rossonera.

Per 'La Gazzetta dello Sport' Elliott terrà il Milan per un anno, probabilmente per due, rimettendo il club rossonero al centro del mercato soltanto una volta rivalutato, riassestato e risanato dal punto di vista del bilancio . Il fondo statunitense ripianerà le perdite della società (probabilmente anche con delle cessioni) con un aumento di capitale, già previsto, di 50 milioni di euro. Ovviamente, più soldi Elliott immetterà nel Milan più ne richiederà, in futuro, all'acquirente che si presenterà a bussare alle sue porte per il pacchetto di maggioranza.

Quando il fondo deciderà di vendere il Milan, potrà o rivolgersi ad uno dei soggetti che, in questo periodo, ha manifestato interesse e, a quel punto, , oppure bandire un'asta internazionale. Nel caso in cui, come sembra probabile per il futuro almeno a medio termine, Elliott decidesse di tenere il Milan, potrebbe decidere di gestirlo da solo, oppure, considerando la scarsa esperienza nel settore, di aprirsi ad un socio di minoranza. Tutto è possibile. Quel che è certo è che, al Milan, si è definitivamente conclusa l'era di Yonghong Li:

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