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Gazzetta – Milan, la solitudine del ‘Pipita’ Higuaín

Gonzalo Higuain Napoli Milan
Pochi palloni da giocare al 'San Paolo' ed un'intesa con i compagni da affidare: a Gennaro Gattuso il compito di salvare il soldato Gonzalo Higuaín

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina è tornata a parlare della prestazione del Milan allo stadio 'San Paolo' di Napoli: nonostante , il Diavolo aveva iniziato bene e dimostrato, in occasione delle sue reti, firmate da Giacomo 'Jack' Bonaventura e Davide Calabria, di aver saputo applicare bene in campo degli schemi certamente provati nelle sedute di allenamento a Milanello.

Il minimo comune denominatore, però, di entrambe le azioni da gol rossonere è la mancanza, dal contesto del gioco, di Gonzalo Higuaín, bomber per assicurare alla squadra il quantitativo di reti ottimale per l'assalto alla zona Champions League. Il Milan, al 'San Paolo', è andato “in buca” due volte senza passare per il suo terminale offensivo, o, comunque, da un giocatore che, tra le sue qualità, annovera anche la capacità di sostenere la manovra.

Questo, per la 'rosea', è un fatto indicativo e strano: indicativo perché, al momento, nelle trame di gioco del Milan, Higuaín non sembrerebbe essere al centro dei pensieri della squadra e fa bene l'allenatore Gennaro Gattuso a non chiedere un Milan … 'Pipita'-dipendente. Ma è anche strano perché, tra l'amichevole contro il Real Madrid del 'Santiago Bernabéu' e la gara contro il Napoli, l'argentino ha avuto a disposizione appena tre palloni giocabili. alla prima conclusione verso la rete, mentre è andata peggio contro gli azzurri, con un sinistro in curva da buona posizione ed un destro strozzato.

Il problema, comunque, non risiederebbe nelle conclusioni (la mira di Higuaín migliorerà), ma nel modo in cui i palloni gli vengono serviti. Il numero 9 rossonero, a Napoli, ha toccato 38 palloni, media regolare per un centravanti: insufficienti, comunque, per riuscire ad essere pericoloso ed incisivo. E, infatti, durante la gara, si è visto spesso Higuaín chiedere ad Alessio Romagnoli e Lucas Biglia di provare soluzioni diverse .

Un passaggio al 4-2-3-1, probabilmente, risolverebbe parte di questi problemi, aumentando le 'bocche da fuoco' da ultimo passaggio per il tiro in porta del centravanti argentino, ma, per 'La Gazzetta dello Sport', appare improbabile che Gattuso, ora, deroghi dal suo 4-3-3 e, pertanto, vanno studiati dei movimenti diversi, come Jesús Suso che potrebbe accentrarsi piazzandosi alle sue spalle, e sfruttato il rientro, importante, di Hakan Çalhanoğlu dopo la squalifica. Gattuso, però, questo lo sa: nella sua idea di calcio, la presenza di Higuaín è fondamentale: .

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