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È sparito il Milan: mercato flop, infortuni e tanti problemi per Pioli

Rafael Leao AC Milan
Il Milan di Stefano Pioli è a Riyad (Arabia Saudita) per la finale di Supercoppa Italiana contro l'Inter. Ma ha tante cose da sistemare

Daniele Triolo

Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola ha parlato del Milan di Stefano Pioli che, dopo il 2-2 di Lecce, è arrivato a Riyad (Arabia Saudita), per disputare la finale di Supercoppa Italiana contro l'Inter, in programma mercoledì 18 gennaio alle 20:00 ora italiana.

L'unico modo che il Milan di Pioli ha per tornare a sorridere è vincere questo trofeo. Il derby arabo di dopodomani, infatti, è già crocevia della stagione rossonera. Una vittoria rilancerebbe i rossoneri dal punto di vista motivazionale. Una sconfitta spalancherebbe una crisi conclamata.

Milan, che succede? I motivi della crisi rossonera

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Anche perché lo Scudetto, per metà, è già del Napoli di Luciano Spalletti e gli ottavi di Champions League contro il Tottenham di Antonio Conte sarebbero giocati con l'umore a terra. Il pareggio in Salento, inutile girarci intorno, è stato una mazzata. La terza partita consecutiva senza successi rischia di aver tolto a un Milan malato ulteriori certezze.

Per il quotidiano generalista, qualcosa si è rotto. Il Milan di Pioli è l'ombra di sé stesso. Inutile ricordare come, un anno fa di questi tempi, aveva praticamente gli stessi punti (39 nel 2022, sono 38 ora). Diversi, infatti, sono lo spirito e l'approccio del Diavolo alle partite. Pioli sostiene come i rossoneri debbano recuperare i loro principi di gioco. Ma l'impressione è che ci sia altro.

Mercato flop: De Ketelaere simbolo del fallimento

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A cominciare dal mercato estivo, che, per il 'Corriere della Sera', fin qui è stato fallimentare. Il simbolo è Charles De Ketelaere, un oggetto misterioso costato 35 milioni di euro. Quasi tutto il budget 2022. Non ha ancora segnato un gol, a Lecce neanche è entrato in campo. Sono arrivati, poi, Divock Origi, Yacine Adli, Aster Vranckx, Malick Thiaw. Ma il Milan è più debole dell'anno passato, quando a centrocampo c'era Franck Kessié e in difesa Alessio Romagnoli.

Servirebbe un innesto in attacco, ma la linea societaria è chiara: non arriverà nessuno. Si attenderà il recupero degli infortunati. Il Milan di Pioli, però, non è mai al completo. Olivier Giroud non può giocare sempre: è stanco morto e si vede. Ante Rebić potrebbe tornare disponibile dopodomani, ma in quali condizioni? Origi a Lecce è entrato nel finale, ma non è ancora in forma. Per Zlatan Ibrahimović, poi, non esiste neanche una data per il rientro.

Servirebbe un attaccante, ma per il club 'a posto così'

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Il 'CorSera', quindi, ha evidenziato come, pur considerando fondamentale l'equilibrio finanziario, in attacco servirebbe un aiuto dal mercato. Magari anticipano l'acquisto di quel centravanti giovane che, giocoforza, dovrà arrivare almeno la prossima estate. I problemi del Milan di Pioli sono strutturali, certo. Ma anche tecnici e motivazioni. Vincere è difficile, ma confermarsi lo è ancora di più. Il Diavolo è la squadra da battere perché ha lo Scudetto sul petto: inevitabilmente pressioni e aspettative si alzano.

E troppi rossoneri stanno giocando sotto il livello dell'ultima stagione. Per dirne due, Pierre Kalulu e Fikayo Tomori. Complice anche l'assenza di Mike Maignan, la difesa rossonera ha già incassato 20 gol, a fronte dei 31 presi in tutta l'annata 2021-2022. La Supercoppa, quindi, non sarebbe di certo l'antidoto a tutti i mali del Milan, ma aiuterebbe parecchio i rossoneri nella risalita, anche in chiave futura. Mercato Milan, doppio colpo in casa Real Madrid: le ultime news >>>

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