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CorSport – Yonghong, siamo al gong

Yonghong Li Milan
Yonghong Li, proprietario e Presidente del Milan, si trova alle strette: il CdA gli chiede 10 milioni entro fine mese, oppure subentrerà Elliott

Daniele Triolo

Il 'Corriere dello Sport – Stadio' oggi in edicola ha dato ampio risalto alla situazione societaria in casa Milan, spiegando come, al momento, si viva un clima di 'alta tensione'. L'amministratore delegato del club di Via Aldo Rossi, Marco Fassone, si sta infatti dedicando, in questi giorni, alla stesura della memoria difensiva che il Milan presenterà entro questo giovedì alla Camera giudicante di Controllo dell'Organo Finanziario dei Club di calcio UEFA.

Il contenuto della documentazione, ha sottolineato il quotidiano romano, farà riferimento ad altre società che, in passato, sono state sanzionate con multe e limitazioni della rosa, ma non con l'esclusione dalle coppe europee. Un rischio che, al contrario, sta seriamente correndo il Milan, dopo la bocciatura della richiesta di accesso al regime di settlement agreement. Fassone sta lavorando, dunque, a tal proposito, con un pool di avvocati con l'intenzione di accorciare i tempi del giudizio della UEFA.

Nel mirino del Governo europeo del calcio, però, più che il Milan sembrerebbe esserci il suo proprietario e Presidente, Yonghong Li, che, sempre entro giovedì, dovrà versare 10 milioni di euro per l'aumento di capitale richiesto dal Consiglio d'Amministrazione del Milan. Entro il 30 giugno, poi, l'operazione dovrà essere conclusa con l'immissione di altri 30 milioni circa, per un totale, dunque, di 40. Finora, ha ribadito il 'CorSport', magari con qualche giorno di ritardo, Yonghong Li ha sempre ottemperato ai suoi doveri ma, stavolta, la sensazione è che, oltre ad avere qualche difficoltà in più, stia vivendo un “conflitto di interessi personali” con il Milan, che, al contrario, avrebbe bisogno di rapidità di esecuzione da parte sua per convincere la UEFA a non escludere il club dalla prossima edizione dell'Europa League.

Venerdì scorso il CdA del Milan, ha ricordato il quotidiano sportivo della Capitale, ha inviato infatti una lettera a Yonghong Li chiedendogli, in sostanza, di fare arrivare i primi 10 milioni entro 5 giorni, ricordandogli come, se i soldi non dovessero arrivare entro i tempi prestabiliti, il fondo Elliott Management Corporation, creditore di 303 milioni di euro più interessi verso A.C. Milan SpA e Rossoneri Sport Investments Luxembourg, la holding di Yonghong Li, potrebbe subentrare alla proprietà cinese ben prima della scadenza fissata per il rifinanziamento del debito, ottobre di quest'anno. L'avvicendamento, attualmente, appare una procedura complessa. Ma fa notizia perché la posizione di Yonghong Li, senza dubbio, sembra sempre più instabile e complicata.

Così come appare evidente, secondo il 'Corriere dello Sport – Stadio', la spaccatura tra il Presidente e il management rossonero, costretto ad operare in scomoda emergenza. In tutto questo, si sono aggiunti anche i Piccoli Azionisti che, indirizzando una lettera a Yonghong Li, gli hanno chiesto di rifinanziare subito il debito con Elliott o farsi da parte: è arrivata la resa dei conti per l'imprenditore cinese, considerato, ora, quasi da tutti, non più una risorsa ma solo un problema.

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