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CorSera – Cessione Milan, i Ricketts aspettano Elliott

Thomas Ricketts
La famiglia Ricketts, uscita allo scoperto per l'acquisto della maggioranza del Milan, potrebbe aspettare il 6 luglio e poi presentare un'offerta

Daniele Triolo

La trattativa tra Yonghong Li e Rocco Commisso per la cessione del Milan , tra accelerazioni improvvise, brusche frenati, accordi trovati e poi saltati nel giro di pochissimo tempo. Non va dimenticato, però, come entro venerdì 6 luglio l'attuale azionista di maggioranza del club di Via Aldo Rossi anticipati qualche giorno fa per completare il secondo aumento di capitale da 60 milioni richiesto dal Consiglio d'Amministrazione del Milan.

Qualora ciò non si verificasse, Elliott avvierebbe le pratiche burocratiche presso il Tribunale del Lussemburgo, competente in materia perché il Milan è controllato dalla holding Rossoneri Sport Investments Luxembourg di Yonghong Li, e subentrerebbe al comando della società meneghina come da accordi presi più di un anno fa, nel momento del maxi-prestito di 303 milioni di euro più interessi concesso all'imprenditore cinese per rilevare il club da Fininvest.

Secondo quanto riportato dal 'Corriere della Sera', , che non si sentirebbe totalmente tagliata fuori dai negoziati per acquisire la maggioranza del Milan. Uscita allo scoperto giorni fa sulla volontà di acquistare il club, i Ricketts, patron dei Chicago Cubs nella Major League Baseball statunitense potrebbero approfittare dei ritardi per completare la 'due diligence' (controllo dei conti, n.d.r.), sul Milan, attendere il 6 luglio, e, eventualmente, inserirsi nelle trattative parlando direttamente con Elliott. Con i Ricketts, oltretutto, cambierebbe l'attuale management del Milan: .

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