news milan

PM – Evani: “Boban in società una garanzia. Berlusconi non era invadente”

Stefano Bressi

In occasione dell'evento a Peschiera Borromeo (ristorante Bottega Verace) in Evani presenta il suo libro, ecco cosa ha detto l'ex Milan.

ULTIME MILAN - Oggi Alberico Evani presenta il proprio libro "Non chiamatemi Bubu". L'ex giocatore del Milan con i giornalisti presenti ha parlato anche degli anni rossoneri, soffermandosi anche su Silvio Berlusconi, presidente di quella squadra e sul suo rapporto con Arrigo Sacchi, allenatore. Ma non solo. Anche ovviamente un pensiero generale sul Milan di oggi. Ecco le sue parole, raccolte dal nostro inviato Alessio Roccio.

Su Berlusconi: "Non era invadente. Chiaro che essendo il presidente dava il suo giudizio, ma le scelte le faceva Sacchi che spiegava le decisioni che prendeva. Berlusconi era innamorato di Borghi che era una grande talento, però inserito in un contesto quasi si annullava perché era un po' anarchico e individualista. Sacchi convinse Berlusconi a venderlo e ad acquistare Rijkaard, e meno male..."

Sul Milan: "Credo che quest'anno rientrando in società due persone intelligenti come Boban e Maldini si possa ben sperare, soprattutto per il croato. Quando ero al Mondiale U20 lo vidi perché lui era alla FIFA e ho credo che in qualche anno sarebbe pure potuto diventare presidente. Se ha lasciato un posto così per il Milan fa ben sperare. Gli acquisti fatti sono buoni, di prospettiva e che alla lunga possono diventare ottimi calciatori".

Evani e quell'aneddoto su Massaro: "Daniele è il mio opposto. Abitavamo a Milano e per andare a Milanello andavamo insieme una volta con la mia macchina e una volta con la sua. Una volta mi passò a prendere con il Ferrari, ma il problema non era l'auto quanto la velocità con cui andava. Io allora gli dissi: facciamo una bella cosa, da domani passo sempre io a prenderti".

"SEGUICI SUFacebook /// Twitter /// Instagram /// Telegram

"SCARICA LA NOSTRA APPiOS /// Android