Il campionato non poteva iniziare in un modo migliore: due partite, due vittorie, 6 gol fatti e uno subito. Il Milan vola sulle ali dei nuovi acquisti, in particolar modo quelle a stelle e strisce targate Pulisic, e si appresta a preparare il già delicato match contro la Roma. I giallorossi non vivono il loro miglior momento e, proprio per questo, la sfida alla banda di Mourinho rischia di essere più complicata di quel che sembri. Intanto, però, i rossoneri giocano, e bene, un calcio offensivo e verticale. Tanti movimenti in campo, forse anche troppi come ha ammesso lo stesso Pioli, e conseguente imprevedibilità atta a sorprendere anche le difese più rocciose. Siamo solo alla seconda giornata di campionato, è vero, ma se questo Milan mantiene questo livello di gioco e, anzi, lo perfezionasse, allora ci sarà da divertirsi.
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Milan, che forza Loftus-Cheek! Siamo sicuri che sia il nuovo Kessié?
L'impostazione dal basso
—La partita contro il Torino ha dato tanti spunti sul piano tattico, a partire dall'impostazione dal basso. Il regista di questa squadra è, come detto, il movimento. Contro i granata abbiamo assistito ad una difesa molto mobile, tant'è che anche Thiaw e Tomori si sono ritrovati a sgroppare in avanti, ma alcuni meccanismi sono ancora da oliare. Il Torino, nonostante il solo e fortuito gol fatto, ha avuto alcune potenziali occasioni da gol in contropiede, complice una copertura tardiva da parte dei centrocampisti rossoneri.
Non ci aspettavamo di certo una squadra con automatismi già collaudati, ma si è avuta l'impressione che, contro avversari di maggiore qualità, la difesa milanista avrebbe sofferto molto di più. Sarà dunque la Roma il banco di prova decisivo, in attesa del derby con l'Inter che sa di rivincita dopo le 4 sconfitte subite dai nerazzurri nella passata stagione. Contro i giallorossi si arriva con tanto entusiasmo, sperando che possa essere un vantaggio e non un fattore che diminuisca l'attenzione di questo nuovo gruppo.
Loftus-Cheek nuovo Kessié?
—Altro spunto tattico è arrivato dal centrocampo. Il Milan, in queste due giornate, si è presentato con il trio formato da Reijnders, Loftus-Cheek e Krunic. Un reparto che mischia qualità e quantità e che ha ricevuto gli elogi anche di Ivan Juric. L'allenatore del Torino ha parlato di un enorme divario fra le due squadre, una differenza chiara in velocità e forza di gambe. Non a caso uno dei migliori in campo è stato proprio Ruben Loftus-Cheek. L'ex giocatore del Chelsea ha sfornato una prestazione notevole, complice anche l'assist per il gol d'apertura di Pulisic. Arrivato come nuovo Kessié, Loftus-Cheek sta facendo ricredere tutti sul paragone con l'ex rossonero.
Se ci attenessimo alla prestanza fisica, allora, Kessié e Loftus-Cheek manterrebbero una caratteristica in comune. Ciò che li differenzia, però, è come i due sfruttano questa qualità. L'ivoriano era un equilibratore, una pedina che ha sorretto da solo le sorti del centrocampo rossonero durante la stagione 20/21. L'ex Chelsea, invece, è un incursore vero e proprio, un giocatore che non lascia scampo quando si lancia palla al piede. Il primo è più difensivo, basti pensare ai ruoli che Pioli gli ricuciva in campo, il secondo ha una trazione offensiva, seppur non disdegni gli interventi di recupero. Insomma, Loftus-Cheek non è il nuovo Kessié e il Milan non è più quello in cui giocava l'ivoriano. LEGGI ANCHE: Milan, il motivo del mancato ingaggio di Koulierakis >>>
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