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MILAN, centrocampo: che fine ha fatto Andrea Poli?

Andrea Poli, centrocampista del Milan (credits: GETTY Images)

Il 26enne centrocampista Andrea Poli è poco considerato da Siniša Mihajlović: eppure, per caratteristiche, potrebbe fare proprio al caso del Milan …

Daniele Triolo

"Proprio oggi, 29 settembre, Andrea Poli compie 26 anni. Un compleanno particolare, per il centrocampista nativo di Vittorio Veneto, passato a sudare ed a faticare sui campi del centro sportivo di Milanello dopo aver subito, al pari dei suoi compagni, una pesante strigliata da parte dell'amministratore delegato all'area sportiva del Milan, Adriano Galliani, e dell'allenatore, Siniša Mihajlović. I giocatori rossoneri sono stati, in sostanza, chiamati a tirare fuori gli attributi, ed a giocare 'da Milan': bandito ogni tipo di atteggiamento blando alle partite, da scongiurare assolutamente cali di concentrazione o improvvisi black out, che, sovente, costano punti sanguinosi alla formazione rossonera.

"Il centrocampo è uno dei settori maggiormente nell'occhio del ciclone della critica, dei tifosi, degli addetti ai lavori, ma anche dello staff tecnico: Mihajlović sta cercando di ruotare tutti gli uomini a sua disposizione, nel tentativo di trovare il giusto assetto e la chimica vincente; nel ruolo di playmaker, finora, ha utilizzato dapprima Nigel De Jong, salvo poi convincersi dell'utilità di Riccardo Montolivo, piede 'caldo ed educato', davanti la difesa. Di conseguenza, l'olandese, dopo un paio di partite trascorse in panchina, è stato decentrato nel ruolo di intermedio destro, laddove, però, non pare essere propriamente a suo agio, e dove, visibilmente, si fa preferire un centrocampista dal diverso passo e dalla notevole fisicità, quale lo slovacco Juraj Kucka. Sul versante opposto, partito titolare Andrea Bertolacci, è stato successivamente provato, con buoni esiti, Giacomo Bonaventura, dopo l'infortunio dell'ex Genoa; ora, con il rientro del numero 91, 'Jack' è stato avanzato nel ruolo di trequartista, al posto dell'evanescente Keisuke Honda.

"Chi non viene praticamente mai considerato è proprio Andrea Poli. In questa stagione, ha già collezionato 5 presenze, è vero, ma tutte partendo dalla panchina, e per manciate di minuti: Mihajlović non sembra tenerlo in caldo nelle sue rotazioni, avendogli preferito persino Antonio Nocerino contro l'Empoli. Eppure, Poli aveva svolto un bel precampionato, con la chicca del gran gol al volo segnato in Francia contro l'Olympique Lione: si era messo in evidenza, per dinamismo e volontà, ricevendo addirittura i complimenti del Presidente Silvio Berlusconi, da tempo fautore di un Milan giovane e italiano; caratteristiche che Andrea Poli incarna alla perfezione. Ogni qualvolta è stato chiamato in causa, seppur in quei brevi scampoli di match, Poli non ha mai deluso, dimostrando di essere in gran forma, e mentalmente calato alla perfezione negli schemi di Mihajlović: oltretutto, il ragazzo potrebbe rappresentare un utile jolly, che l'allenatore avrebbe la facoltà di poter schierare in più zone del campo.

"Difatti, come si ricorderà, Poli, il cui ruolo naturale è quello di intermedio (o mezzala) aveva giocato da regista nella Sampdoria, giostrando al fianco di Angelo Palombo, e, nel breve periodo in cui Clarence Seedorf è stato allenatore del Milan (gennaio – giugno 2014), ha addirittura giocato da trequartista, posizione nella quale il calciatore assicura tanto in fase di copertura e di aiuto al centrocampo, e costanti inserimenti alle spalle delle punte. Contro il Napoli, Andrea Poli si accomoderà con tutta probabilità in panchina, pronto, però, a subentrare a partita in corso per mettere in difficoltà l'allenatore, con la speranza che, almeno per una volta, decida di dargli la fiducia che merita.

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