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Seedorf: “Le mie richieste? Le talpe di Milanello mi hanno danneggiato”

Renato Panno

Clarence Seedorf, ex calciatore e allenatore del Milan, ha parlato dell'accanimento nei suoi confronti e delle talpe di Milanello

Clarence Seedorf, ex calciatore e allenatore del Milan, ha parlato dell'accanimento nei suoi confronti e delle talpe di Milanello, che hanno spifferato alcune sue richieste. Poi un consiglio ai giornalisti: queste le dichiarazioni nel su intervento al Festival Dello Sport di Trento.

"Le talpe mi hanno danneggiato"

Sulle talpe di Milanello che spifferavano le sue richieste e se l'hanno danneggiato: "Sicuramente mi hanno danneggiato. Ciò che esce fuori sui giornali ha un effetto. Partendo da chi mi ha invitato, i giornalisti hanno responsabilità quando scrivono certe cose. A volte si prendere troppo con leggerezza che effetto fa sulla persona. Mi piacciono tanto le uova strapazzate, ma non era vero che le imponevo. C'erano intenzioni dietro. La cosa della panchina rialzata, dovete spiegarmi se siete in panchina allo stesso livello cosa vedete dall'altra parte. Era una cosa logica. Spesso gli allenatori stanno in piedi, ma perché devo stare in piedi, metti la panchina in alto. Non è una novità. In Inghilterra sono rialzati. Nel rugby in tribuna. Vedo meglio e non c'è bisogno di urlare. Nel calcio siamo indietro rispetto ad altri sport. Ora c'è qualcuno in tribuna che dà indicazioni all'allenatore. Sarebbe meglio al contrario. L'allenatore sa cosa deve vedere. Il concetto era che si deve vedere meglio, non posso perdermi pezzi. La cosa però l'hanno fatta dopo. La panchina a San Siro ora è rialzata".

"Mi disturba che non c'è vero giornalismo"

"Io ho smesso di leggere i giornali, li facevo leggere ad altri. Però ti influenza. Molti vedono i voti, ma ho capito che non mi faceva bene già in Olanda, parlano di te spesso in modo sbagliato. L'importante è che io so cosa ho fatto e lo sa l'allenatore. Quando si è parlato di un'email serale dopo la partita, che ho mandato a Tassotti, è perché io fresco dopo la partita mi facevo i miei appunto e inviavo tutto sulla settimana allo staff. Non solo a Tassotti. Così sanno già di cosa parleremo. Chiunque abbia un buon senso penserà che lavoro tanto, invece è stata criticata perché forse ho svegliato il mio assistente. Non è tanto l'informazione che disturba. Mi disturba quando non c'è vero giornalismo. Non puoi fare gossip se fai male alle persone. Ciò che c'è dietro i social media ora è brutto, bisogna rispettare le persone. C'è chi si ammazza per ciò che si scrive. Deve partire dal giornalismo per dare l'esempio". Le Top News di oggi sul Milan: parla De Ketelaere, vittoria netta delle rossonere

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