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Pirlo: “Che emozioni Manchester 2003. Seedorf il migliore, troppo forte”

Giacomo Giuffrida

Andrea Pirlo è intervenuto nella diretta Instagram di Massimo Ambrosini. L'ex regista rossonero ha rilasciato diverse dichiarazioni tra presente e passato

NEWS MILAN - Le dichiarazioni più importanti rilasciate da Andrea Pirlo nel corso della diretta su Instagram con Massimo Ambrosini. Pirlo anzitutto risponde a qualche domanda circa le sue giornate in famiglia: "Adesso corro dietro ai figli, faccio 50 km al giorno. Prima giocavo a Paddle, non sono bravo in attacco ma nel colpo corto, faccio strappare i flessori agli avversari. Mai stato bravo a cucinare, non mi ci son mai messo".

Sul futuro dei campionati italiani: "Se si finirà? Quest'anno no, sarà un casino secondo me. Non sai quando inizierà l'anno prossimo. C'è chi vuole finire, chi no, chi i play-off. Deve decidere la FIFA secondo me. Ho visto la polemica Inzaghi-Albertini... Dopo 20 anni che non vinci il campionato, e ti bloccano tutto. Ne mancan di partite eh".

Sul futuro da allenatore: "Da allenatore devi avere la capacità di capire che certe cose i calciatori non le vedono.

Pirlo risponde ad una domanda specifica: "Il centrocampista più forte con cui ho giocato? Seedorf, credo! Sapevi che non perdeva mai la palla, poi in certe giornate non dovevi dargliela. Ma era troppo forte"

Sul rigore tirato e segnato a Berlino, al Mondiale 2006: "Ero talmente allucinato, stralunato, che non capivo nulla. Quando ho calciato, era una palla medica. Era il primo. Avevo pensato dove tirare. Primo rigore, magari il portiere va sull'incrocio. Negli altri può pensare di stare fermo. A me piaceva far l'assist".

Sulle due Champions League vinte con il Milan: "Più emozionante Manchester 2003 o Atene 2007? Manchester tutta la vita (contro la Juventus, ndr), è stata più emozionante, la prima Champions League vinta".

Poi parla di Gennaro Gattuso: "L'ho sentito in video-chiamata, era con la tuta del Napoli. È convinto ancora di andare a Barcellona a giocare la Champions League".

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