INTERVISTE

Milan, Albertini: “Con i rossoneri fu amore a prima vista”

Emiliano Guadagnoli

Demetrio Albertini, ex calciatore del Milan, ha parlato della sua carriera e del suo rapporto con il calcio. Ecco le sue parole rilasciate a Tuttosport. “Quando mi chiedono per chi tifavo da bambino, io rispondevo per il calcio. Mi piaceva...

Demetrio Albertini, ex calciatore del Milan, ha parlato della sua carriera e del suo rapporto con il calcio. Ecco le sue parole rilasciate a Tuttosport.

"Quando mi chiedono per chi tifavo da bambino, io rispondevo per il calcio. Mi piaceva Tardelli, ma non festeggiavo in piazza gli scudetti della Juventus. O del Milan, visto che andai a vedere la prima partita a San Siro quando avevo circa 10 anni, poco dopo aver firmato per il club rossonero. Io da bambino ero innamorato del calcio".

Sui primi ricordi con il pallone: "Ricordo delle foto dei miei genitori in cui ero immortalato in piedi con il pallone in mano o a gattoni mentre andavo a prenderlo. Capito? Col pallone camminavo, senza no! Per me con la palla fu un amore a prima vista. Poi quando ero all'asilo, a 5 anni, mio fratello Alessio che era più grande di me, ne aveva 9, veniva a prendermi nel pomeriggio facendomi uscire un'ora prima per portarmi a giocare con i suoi coetanei".

Sul calcio come lavoro: "Assolutamente no. Per me era un sogno perchè ero un bambino ed è giusto che a qull'età, ma anche successivamente nell'adolescenza, venga sempre visto in quel modo. E lo dico io che vivo per il calcio perché le mie domeniche erano scandite dalle mie partite la mattina e il pomeriggio, le radiocronache, le figurine e le schedine. Ma io sognavo col calcio, non lo vedevo come un lavoro. Sono i genitori che lo fanno".

Su i poster in camera: "Avevo quello di Tardelli dopo il Mondiale del 1982".

Su quello che portò al Milan: "Il rispetto. Ma anche la generosità e la condivisione".

Sul Milan: "Da bambino tifavo per la nazionale, però quando firmai per il Milan ed entrai a San Siro mi pare per un Milan-Catania, l'amore fu immediato. Ricordo anche la mia prima gara in rosso nero, un derby a Prato".

Su quello che ha trasmesso ai figli: "Il rispetto dei propri compagni. Perchè tutti parlano degli avversari, ma vengono prima loro". Calciomercato, il retroscena: rissa sfiorata per un ex obiettivo del Milan!