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Di Canio: “Milan favorito per lo scudetto. De Ketelaere porterà assist e gol”

Enrico Ianuario

Paolo Di Canio, ex calciatore e oggi talent di 'Sky Sport', ha rilasciato delle dichiarazioni sul Milan e sul campionato di Serie A

Intervistato da 'Tuttosport', Paolo Di Canio ha parlato del Milan e del campionato di Serie A che sta per iniziare. Queste le dichiarazioni dell'ex calciatore.

Sulla favorita per lo scudetto: "Penso che il mercato possa determinare cambiamenti, ma ad oggi la mia favorita è il Milan campione d'Italia, con l'Inter contendente numero uno, fatto salvo che rimanga Skriniar. Molto più indietro tutte le altre".

Di Canio su Origi: "Le ultime stagioni hanno dimostrato che chi arriva da Inghilterra o Germania si inserisce subito grazie a fisicità, intensità e conoscenze tattiche. Non è più come venti anni fa quando uno straniero aveva bisogno di sei mesi per ambientarsi, adesso il nostro campionato è mediocre, ci sono meno difficoltà. Ciò premesso, Giroud non era titolare nel Chelsea, aveva accettato il ruolo di alternativa e faceva il suo, così come ha fatto al Milan dove magari non ha fatto sfracelli, ma ha segnato i gol scudetto contro Inter, Napoli e Lazio".

Ancora su Origi: "Non è un goleador, ma viene ricordato per i gol decisivi in Champions. Può essere un acquisto importantissimo per il Milan. E' uno abituato a lottare per vincere e arriva in un club appena tornato al successo. Ha lavorato in una squadra di altissimo livello, ha fisico e velocità per fare bene in Italia però deve applicarsi per diventare di più una prima punta. Ha l'età giusta per farlo e le doti non gli mancano, è bravo a calciare con entrambi i piedi, è forte di testa e in acrobazia. Però arriva dal Liverpool, il top del top. Pensi a Lucas Leiva che dopo due stagioni da esubero nei Reds è arrivato alla Lazio a 30 anni ed è diventato per un paio di campionati il miglior centrocampista difensivo della Serie A".

Se il Milan ha merito lo scudetto o è stata l'Inter a perderlo: "Secondo me i rossoneri hanno trionfato non per caso, ma grazie alla programmazione. Ha vinto la società in cui ognuno, nel suo ruolo e senza invasioni di campo, ha dato il suo contributo. E non scordiamo i due errori arbitrali con Spezie e Udinese che potevano essere colpi brutali da cui rialzarsi. A l'Inter a volte è mancata un po' di determinazione, in alcune gare è stata rivedibile la gestione come nel derby e poi c'è stato l'episodio di Radu a Bologna".

Sulla gestione dell'Inter nel derby: "Certo. Simone ha fatto bene, ha vinto due coppe e se l'è giocata alla pari con il Liverpool in Champions, ma il suo metodo sui cambi, la sostituzione degli ammoniti quasi scientifica, a volte va ammorbidito e contro il Milan, con tutto il rispetto, ha sbagliato. Quel derby era una finale di Champions, se l'Inter l'avesse vinto avrebbe ammazzato il campionato e i migliori, ammoniti o acciaccati (Calhanoglu e Perisic, ndr), dovevano restare in campo".

Di Canio su De Ketelaere: "Il Milan è la mia favorita anche perché non ha smobilitato e ha comprato i ragazzi di qualità, penso pure ad Adli. Poi ha una difesa affidabilissima, a destra un soldato come Calabria e a sinistra due frecce devastanti. De Ketelaere porterà fantasia, assist e gol e può giocare in molti ruoli offensivi".

Sull'Inter come seconda forza del campionato: "Si, se resta Skriniar. Però ricordiamo che ha perso Perisic che creava gioco. Gosens, così come Dumfries è più meccanico, un quinto che va a chiudere l'azione, più che a inventarla. Però ci sono alternative migliori rispetto all'anno scorso e se Dzeko si calerà nel ruolo da co-protagonista, giocando 25 gare anziché 40, allora sarà un'Inter competitiva".

Di Canio sulla Juventus: "In questo momento no. La Juve ha problemi strutturali da due anni e non li ha risolti. Pogba era un'occasione da svincolato, ma viene da due anni e mezzo brutti e non lo dico di certo io. Dopo il Mondiale vinto da leader, si è perso. Però, come per Lukaku, se ha entusiasmo e voglia, in Italia può spostare gli equilibri. Certo, ora ha da gestire questo infortunio, non sorprendente studiando le sue ultime stagioni, e vedremo se tornerà il Pogba incisivo per 90 minuti o solo per alcuni tratti della partita. Per il resto osservo: Di Maria è un giocatore meraviglioso, ma ha 34 anni e un Mondiale alle porte; Chiesa deve recuperare, Vlahovic fatica, dietro sono andati via De Ligt e Chiellini e non penso basti il solo Bremer, grande marcatore, da vedere in una linea a quattro. Per me la Juve attuale non è da prime posizioni". Milan, nome nuovo per il centrocampo: arriva per sostituire Bakayoko?

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