NEWS MILAN - Federico Giunti, allenatore del Milan Primavera, ha rilasciato un'intervista pubblicata dall'app del Milan e dal canale Youtube del club rossonero.
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Coronavirus, Giunti: “Bisogna stare in campana. Su Maldini…”
Federico Giunti, allenatore del Milan Primavera, ha rilasciato un'intervista pubblicata dall'app del Milan e dal canale Youtube del club rossonero
Sul coronavirus: "Il campo non ce lo può dare nessuno in questo momento, ma la tecnologia ci permette di restare in contatto. Questa settimana ho fatto un giro di telefonate per sentire tutti i ragazzi, avevo voglia di sentire le loro voci. E' stato piacevole, abbiamo parlato anche di argomenti che esulano il calcio, buona parte del gruppo sta vivendo l'attesa per l'esame di maturità. Anche io ho una figlia del 2001, so bene quali sono le loro problematiche adesso. Con lo staff siamo sempre in contatto, anche noi mandiamo programmi giornalieri che sono eseguibili all'interno delle mura domestiche, siamo riusciti a tenerli in allenamento, più per l'eventuale ripresa del campionato ma perché il fisico gli richiede di essere in allenamento. Sento anche la società, i dirigenti, abbiamo avuto un piccolo inconveniente con Paolo e suo figlio, mi sembrava giusto accertarmi evolvessero per il meglio e così è. Bisogna stare sempre in campana, non possiamo permetterci passi falsi".
Sullo scudetto della stagione 98/99: "Ganz ce lo fece vincere quello scudetto, pur non giocando titolare fece due gol in un paio di partite complicatissime, le risolse in maniera geniale. Quando contava lui c'era. Fece un gol al Parma che diede inizio alla serie delle sette vittorie, poi fece gol alla Samp all'ultimo secondo. Quei gol ci permisero di fare quella striscia che ci fece superare la Lazio".
Sul derby del 6-0: "E' passato alla storia e mi ha visto tra i marcatori, ci ho campato un po' di anni con quel gol lì, fu una partita incredibile. Serginho fu devastante, mise due palle a Comandini per i primi due gol, fece fare gol anche a Sheva e segnò anche". Parole anche da parte Maurizio Ganz, continua a leggere >>>
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