INTERVISTE

Capello: “Da tempo non vedevo un Milan così. Deve giocarsela con tutti”

Daniele Triolo

Fabio Capello, ex tecnico del Milan, si è espresso a 360° sulla formazione allenata da Stefano Pioli. Ecco tutte le sue dichiarazioni

Fabio Capello, ex allenatore del Milan, è intervenuto in via telefonica ieri pomeriggio a 'Radio Rossonera'. Queste le dichiarazioni integrali del tecnico friulano.

Capello sulla prestazione del Milan contro la Lazio: "Era tanto tempo che non vedevo un Milan così. La squadra ha tutto: personalità, qualità di gioco, velocità, intenzione di attaccare costantemente gli avversari. E lo ha fatto contro una Lazio che ha comunque giocatori di qualità, esperti, una squadra sempre difficile da battere. Ieri contro questo Milan non c'è stato proprio niente da fare. Bisogna fare i complimenti a Stefano Pioli, sia per come ha messo la squadra in campo che soprattutto per la crescita dei suoi giocatori. Il primo tempo di Rafael Leao è stato strepitoso, era imprendibile. Su quella fascia insieme a Theo Hernández sono devastanti per velocità, tecnica e dribbling. Il rientro di Ibra è stato molto bello: il suo gol sembra facile dopo l'azione di Ante Rebic, ma il movimento che fa per trovarsi da solo davanti alla porta è perfetto, era al posto giusto nel momento giusto. Un altro giocatore avrebbe probabilmente aspettato la palla da un'altra parte".

Capello su Rafael Leao e Sandro Tonali maturati: successo anche a lui in carriera? "Certamente, è successo con molti calciatori poi finiti anche in nazionale, soprattutto ai tempi della Roma. Lì feci esordire per esempio De Rossi, che vedevo pronto e giocava già moltissima personalità, ma anche giocatori che al primo anno fecero fatica per poi cambiare completamente nella stagione successiva. Questo è quello che è successo a Tonali. Ieri sera ho rivisto finalmente quello che avevo visto giocare nel Brescia, un centrocampista di personalità, padrone del campo. Mi è sembrato strano vederlo l'anno scorso così spaesato, timido, senza personalità. Era incerto, persino nei controlli più semplici. Ieri invece è stato a mani basse il migliore in campo, per continuità e qualità".

Capello sul bell'inizio del Milan in Serie A e sul pessimo avvio della Juventus: "Domenica il Milan ha giocato da squadra, tutti avevano la stessa voglia di fare, la stessa intensità, e si sono aiutati. Nella Juventus per adesso tutto questo si è visto poco, Massimiliano Allegri sta facendo fatica a dare identità alla squadra. Quando si gioca a Torino però c'è sempre da stare molto attenti: è una squadra che ha sempre molto orgoglio. Bisogna andare lì e fare la miglior partita possibile".

Capello su come deve fare Pioli per stabilizzare e migliorare il suo Milan: "Il gruppo è consolidato, è maturo. Ha avuto la fortuna fondamentale di lavorare senza pubblico, quindi il mister aveva la possibilità di guidare i giocatori durante la partita, e i giocatori quella di esprimersi senza paura rischiando le giocate. Ora si vede che tutti sono convinti delle loro forze, e stanno rendendo come si sperava. Il Milan ci crede e si vede: Pioli è un bravissimo docente, che è stato seguito perfettamente da dei bravissimi allievi".

Capello sulle possibilità che il Milan affronti il girone di Champions League senza aspettative: "Tutte le partite vanno giocate allo stesso modo, non bisogna dire “puntiamo questo” oppure “puntiamo quest'altro”. Questi sono ragionamenti da bar che gli allenatori non pensano assolutamente. Ora come ora il Milan visto ieri deve giocarsela con tutto e con tutti. La qualità c'è e la rosa è ampia. E poi c'è sempre un nome da rispettare, ci sono dei trofei vinti e rivinti ... siamo il Milan, dài!"

Capello su Zlatan Ibrahimovic: "Che Ibra abbia imparato tanto da me non l'ho detto io, l'ha detto lui e l'ha confermato nel suo libro. Io ho allenato diversi talenti, quelli che hanno voluto migliorarsi, allenandosi in maniera seria, e quelli che si sono accontentati. Ibrahimovic non mi sembra uno di questi: guardate con che intensità si è preparato per essere presente contro la Lazio. Ha ancora voglia di esprimersi al massimo, di essere un esempio. Sono questi i personaggi che i calciatori più giovani dovrebbero copiare a livello di lavoro, impegno e miglioramenti tattici tecnici e psicologici". Ha parlato Kaka: le sue impressioni su Liverpool-Milan e non solo >>>