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Buscaglia: “Messias dalla panchina mi piace. Scudetto? L’Inter ha qualcosa in più”

L'intervento di Ricky Buscaglia

Intervenuto ai microfoni di 'Radio Rossonera', Ricky Buscagli ha espresso il suo pensiero sul Milan e sulla lotta scudetto

Enrico Ianuario

Intervenuto ai microfoni di 'Radio Rossonera', Ricky Buscaglia, telecronista di Dazn, ha parlato del Milan dopo il brutto pareggio contro l'Udinese. Partita che lo stesso Buscaglia ha assistito dal vivo e commentato. Ecco il suo intervento.

Sulla partita: "Quello che è mancato è stata una circolazione palla fluida, imprevedibilità, voglia di andare uno contro uno e soprattutto nel primo tempo sono mancati gli uomini. Pioli lo ha capito e con il triplo cambio qualcosa è cambiato. Non è facile per nessuno affrontare l’Udinese. Un Milan al top e con tutti gli uomini a disposizione questa partita la vince perché è superiore. È mancata la prestazione, ma se dobbiamo analizzare non c’è stato il giro palla veloce. Poi quel gol lì non si deve subire mai".

Sul gol subito dal Milan: "Per me non è solo un errore dei centrocampisti. Coinvolgo anche Romagnoli e Tomori. Se hai i centrali così alti in difesa Bennacer o fa un passaggio sicuro o non va. È una condivisione di colpe. Il margine di errore di Bennacer in base alla posizione ampia dei centrali era minima. Il pallone non è uscito bene e Bakayoko era un po' soft, ma anche la posizione non era ottima. Infatti nel secondo tempo il Milan ha rinunciato a quel tipo di manovra".

Su Messias: "È un po’ presto per fare previsioni sulla formazione di Milan-Napoli. In questo momento Messias dalla panchina a me piace molto. Ha avuto degli spunti anche a Udine nei primi minuti della ripresa. Io non escluderei un ingresso in corsa anche se mi sembra evidente che stia molto bene".

Su Florenzi: "Sappiamo bene quali siano le sue caratteristiche da terzino. Il meglio lo dà da metà campo in su. È evidente che in fase difensiva non sia un terzino nato. Si sta costruendo il finale di carriera lì. Per me è in crescita e ha bisogno di giocare. Ha bisogno di macinare minuti e fare errori. Poi bisogna capire se il Milan ha la possibilità di aspettare la crescita di Florenzi. Non è casuale che nel finale siano arrivate le cose migliori di Florenzi".

Su Ibrahimovic: "Dal punto di vista emotivo non saprei, è da sempre dentro il match, è molto empatico. Nonostante il suo ego non è ultraterreno. L’età e quella e deve gestirsi. Poi se arriva una palla di qualità lui la trasforma in qualcosa di meraviglioso. Che palla lascia a Brahim Diaz? Ne fa 5-6 a partita. Se le deve diluire in 90 minuti il Milan perde qualcosa, se può concentrarle nell’ultima mezz’ora (che può diventare il suo terreno di caccia con il recupero dei giocatori) il discorso è diverso. Tutti gli amanti del calcio vorrebbero che Ibrahimovic, Messi e Ronaldo avessero 20 primavere davanti. Non è così. Deve gestirsi ed è di una intelligenza estrema. Lì te la può risolvere solo lui".

Sullo scudetto: "Le prime 4 hanno qualcosa in più rispetto a tutte le altre. Il mercato di Gennaio qualcosa ci dirà. La regola non scritta di questo campionato è sfruttare al massimo il periodo in cui tutti sono in forma (cosa che il Milan ha fatto e l’Inter ora sta facendo). Poi nei momenti critici bisogna muovere la classifica, non importa come. È difficile da leggere, in primavera bisognerà capire chi ha gli uomini a disposizione e chi no. Il Napoli sembra crollato, ma senza 5 titolari è evidente. Il Milan pareggia a Udine, ma senza 7 giocatori ci può stare. L’Inter ha cambiato passo ma ha tutti a disposizione, come Milan e Napoli quando erano al completo. L’Atalanta ha fuori Gosens, manca solo lui. È una squadra che può essere pericolosa.

Tra l’altro nessuno di questi 4 allenatori ha mai vinto un campionato in Italia (solo Spalletti, ma in Russia con lo Zenit). Dire chi è favorita oggi è difficile. È evidente che l’Inter sembra avere qualcosa in più, ma lo diciamo ora che ha tutti a disposizione".

 

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