INTERVISTE

Buriani: “Il Milan di Pioli può vincere la seconda stella. Sul Monza …”

Daniele Triolo

Ruben Buriani, ex giocatore di Milan e Monza, ha parlato della sfida di domani pomeriggio a 'San Siro' ma non soltanto. Le dichiarazioni

Ruben Buriani, ex giocatore di Milan e Monza, ha parlato in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola della sfida di domani pomeriggio, ore 18:00, a 'San Siro', ma non soltanto. Ecco, dunque, le dichiarazioni del doppio ex.

Milan-Monza, parla Buriani

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Sui suoi ricordi della doppia sfida di Serie B del 1981: «Della gara d’andata chiarissimi. Il loro stadio, che non è più quello di oggi, gremito. Vincemmo noi del Milan per 2-1. Era una squadra che ancora risentiva della retrocessione per lo scandalo scommesse, all’inizio non avevamo chiara la fatica che avremmo dovuto fare per risalire. Ma se in campo non corri, puoi chiamarti come ti pare, ma non vai da nessuna parte. Eravamo mentalmente spaesati, poi ci siamo ripresi e abbiamo vinto il campionato per distacco. Il Monza era la mia vecchia squadra, c’era già familiarità tra i club: certi affari di mercato, come il mio e con me di Ugo Tosetto, avevano aiutato».

Sul Milan di Stefano Pioli che può vincere la seconda stella: «Assolutamente sì, questo Milan ha la forza per competere ancora per il titolo. Occhio all’Atalanta che non ha più le coppe europee e che dimostra con i fatti di meritare di stare lassù. E poi il Napoli, in questo momento un meccanismo».

Sugli obiettivi del Monza: «Può puntare a una salvezza tranquilla, i giocatori che son stati inseriti in estate stanno finalmente trovando condizione e convinzione. E poi ha la forza del club: Berlusconi e Galliani sanno fare calcio, sono dirigenti espertissimi. Il loro lavoro ha portato a un traguardo storico per tutta la Brianza. Il mio Monza aveva sfiorato la A nel’77: ci condannò la sconfitta all’ultima giornata a Modena».

Su Pioli che può rifare grande il Milan anche in Europa: «Riesce a stupirmi ancora, gioca un ottimo calcio, ha formato un gruppo ben amalgamato. E per un obiettivo così non manca molto, la squadra è giovane ma ha già saputo essere competitiva in grandi stadi. Ha fatto vedere il suo marchio, la sua identità, il suo valore. Si capisce che è in evoluzione continua, sempre verso l’alto e senza più paura di cadere».

Su Raffaele Palladino subentrato a Giovanni Stroppa, altro ex rossonero, sulla panchina dei brianzoli: «Presi Giovanni ad allenare i ragazzi del Milan quando ero un dirigente del settore giovanile. Con una squadra tanto rinnovata forse bisognava dargli più tempo. Ma solo chi è dentro conosce le dinamiche quotidiane e oggi Palladino sta facendo benissimo, mettendo ogni giocatore nelle condizioni di poter rendere al meglio».

Su Milan-Monza di domani: «Il Milan è ovviamente superiore, ma nel calcio non basta. Direi di non pensare che di fronte c’è una neopromossa ma una squadra di giocatori che vorranno dimostrarsi all’altezza dei campioni. Il Monza non deve partire battuto: ha i requisiti per poter far male». Milan, il piano di rilancio di Cardinale: le quattro vie da seguire >>>