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Giampaolo: “Ho lavorato sodo per venire al Milan. Ecco la mia missione”

Marco Giampaolo, ex tecnico della Sampdoria (credits: GETTY Images)

Marco Giampaolo, neo allenatore rossonero, ha rilasciato un'intervista esclusiva a Milan TV. Ecco le dichiarazioni del tecnico

Salvatore Cantone

ULTIME MILAN - Marco Giampaolo, neo allenatore rossonero, ha concesso un'intervista esclusiva a Milan TV. Ecco le sue parole, che possono essere ascoltate anche su acmilan.com e sui canali social della società: "Ho lavorato sodo e mi sono impegnato molto per ottenere questa chance. Il Milan è il club più titolato d'Europa e uno dei più importanti e per me è una grandissima opportunità. Sono felice e motivato: il percorso sarà lungo perchè non si finisce mai di costruire, ma sono molto contento di iniziare questa avventura".

Su Boban e Maldini: "Sono stato colpito dalla loro serietà, dalla loro competenza e passione. Maldini e Boban trasmettono il significato di Milan, di cosa significa giocare nel Milan, allenarlo o far parte di questo Club. Sono persone di livello e di spessore. Poi, una delle cose che gli ho detto è che ci conosceremo lavorando insieme perché adesso, magari, possiamo raccontarci di tutto ma le esperienze maturate giorno dopo giorno sul campo di

lavoro poi affinano le interazioni tra gli uomini; la loro storia, però, racconta molto, così come la loro passione che è stata contagiosa”.

Sulla Milan: "All'inizio ci perdevo spesso con il Milan, poi le cose sono cambiate avendo allenato anche squadre di livello. Giocare San Siro è sempre un'emozione particolare e speciale: lo considero lo stadio più affascinante d’Italia se rimaniamo nell’ambito nazionale".

Sul campionato: "Negli ultimi anni è stato sempre più competitivo. Quest’anno col ritorno di Sarri e di Conte e comunque con tanti bravi allenatori in serie A, credo che sarà un campionato ancor più competitivo rispetto a quello precedente. C’è stata un’inversione di tendenza, un cambio di mentalità da parte di tante squadre. Anche le piccole hanno l’ambizione di andarsela a giocare a San Siro tanto per stare in tema e quindi le differenze,

alcune volte, sono sottili; gli equilibri sono spostati da piccole cose, alcuni particolari che possono fare la differenza. Lo ritengo un campionato impegnativo”.

Sul Milan di Giampaolo: "La storia del Milan racconta di un club e di una squadra che ha sempre ricercato la bellezza, l’estetica oltre che il risultato. O meglio, raggiungere il risultato attraverso la bellezza del gioco perché il Milan ha cultura di gioco. Il Club rossonero ha vinto titoli proponendo calcio, adesso non ho la presunzione di paragonarmi a quel Milan ma quello deve essere l’obiettivo. La missione deve essere quella di giocare un calcio appetibile e affascinante e poi, attraverso quel calcio, arrivare a vincere le partite".

Su Milanello: "Non vedo l'ora di entrare a Milanello. Ho sempre sentito parlare bene della struttura e credo di andarci qualche giorno prima del raduno per prendere conoscenza dell'ambiente". Giampaolo, intanto, potrebbe perdere un giocatore importante nella sua rosa, continua a leggere >>>

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