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ESCLUSIVA PM – Fedele: “Derby da sei punti, il Milan non è favorito”

Luca Fazzini

In vista del derby di domani sera tra Milan e Inter, la redazione di Pianetamilan.it ha contattato Furio Fedele, giornalista del Corriere dello Sport

Vigilia di derby: domani, alle 20.30, i riflettori di San Siro si accenderanno su quella che appare la Stracittadina più importante degli ultimi anni. Per affrontare i temi relativi al match, la redazione di Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva Furio Fedele, da anni firma rossonera del ‘Corriere dello Sport’.

Ci avviciniamo ad un derby fondamentale: che sensazioni hai?

“È il derby più importante dopo quello dell’aprile 2011, in cui l’Inter allora allenata da Leonardo si presentò alla partita con la possibilità di scavalcare il Milan in classifica. La doppietta di Pato e il gol di Cassano regalarono poi la vittoria che lanciò i rossoneri verso lo Scudetto. Domani è un derby fondamentale per tutti, in caso di sconfitta ci sarebbero contraccolpi pesanti. Va anche detto che all’Inter mancano i due punti di Firenze, probabilmente con quelli avremmo una classifica e premesse differenti. Credo che la differenza possa farla Piatek: anche se Spalletti dice che vale Lautaro, il polacco domani ha la possibilità di trovarsi secondo da solo nella classifica dei marcatori”.

Alla luce di questa classifica, credi sia più importante vincere o non perdere?

“Il Milan deve assolutamente vincere, anche perché non vince un derby in campionato dal gennaio 2016, non è plausibile. Il San Siro rossonero, ultimamente, ha una tradizione favorevole nella Stracittadina, con tre vittorie e tre pareggi. Se terminasse in pareggio? Bisognerebbe considerare anche i risultati delle rivali: la Roma ha una sfida non irresistibile, alla Lazio manca una partita. Vincendo, invece, il Milan metterebbe ko l’Inter, anche se poi mancano dieci partite. È un derby da sei punti, potrebbe portare diversi vantaggi”.

In che cosa l’Inter può giocare un brutto scherzo al Milan? Cosa devono temere i rossoneri?

“L’Inter si appiglierà alla forza della disperazione, all’orgoglio e alle negatività di una grande squadra che vuole sovvertire il pronostico. Non va dimenticato che i nerazzurri sono soltanto a -1, bisogna stare molto attenti: quello che è successo sin qui, va valutato bene. Il Milan non è favorito, un punto di distanza è troppo poco. L’Inter è uscita dall’Europa League, ma rimane una squadra compatta. Le partite bisogna comunque giocarle e vincerle”.

Che partita dovrà fare il Milan?

“Mi aspetto due protagonisti, Piatek e Donnarumma, ovvero il vertice alto e basso della squadra. Un tempo si diceva che un grande portiere e un grande centravanti garantivano il risultato. È sicuramente una garanzia, anche se non basta per vincere il derby”.

A prescindere dal risultato di domani, credi che il Milan riuscirà a tornare in Champions League?

“Se continua così sì, nel 2019 – in campionato – ha messo insieme sei vittorie e due pareggi. Non si può pensare di vincerle tutte, una sconfitta – magari non domani – ci può anche stare, ma il Milan ora appare forte, caricato e compatto. Ciò nonostante, questi indizi non devono essere fuorvianti. Ha ragione Gattuso quando dice che il contraccolpo, in caso di sconfitta, potrebbe essere bestiale, più grave di quanto si pensi”.

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