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Brocchi in conferenza: “Boateng non è stato un disastro”

Cristian Brocchi Milan
Cristian Brocchi commenta con rammarico la prestazione del suo Milan dopo il pareggio interno contro il Carpi di Fabrizio Castori

Edoardo Lavezzari

Dopo Fabrizio Castori, è il momento del tecnico del Milan, Crisitna Brocchi, in sala stampa: ecco le sue parole: "Il record nel possesso palla? La spiegazione è semplice, non abbiamo avuto la cattiveria per attaccare la loro linea difensiva. Devi attaccare la loro linea difensiva con violenza in partite come queste, contro squadre che tirano su un muro. Paradossalmente l'unico che è riuscito a farlo è Josè Mauri che ha queste caratteristiche e per questo l'ho messo dentro, lui lo ha fatto molto bene, ma in un futuro anche gli altri devono farlo perchè non è la prima e non sarà l'ultima volta in cui troveremo squadre chiuse così".

Boateng: "Non mi piace valutare un giocatore da una sola partita, in settimana ha dato segnali importanti. Non dimentichiamoci che abbiamo potuto fare solo tre allenamenti in settimana, lui stava bene e si è allenato bene. Ricordiamoci che non giocava 90 minuti da tantissimo tempo, sono sicuro che ci aiuterà in questo finale di campionato perchè ha le qualità giuste".

Bacca: "Era in trans agonistica, ma devo stigmatizzare questo episodio che non succederà più, la cosa brutta è che non ha dato la mano al compagno, conta il gruppo non il singolo. Io sono felice di avere un attaccante come Carlos, ha numeri e giocate importanti, ma in quel momento mi serviva un giocatore come Menez che poteva dare ampiezza alla manovra, dovevo fare una scelta e l'ho fatta. La mia stima per lui come uomo e calciatore non cambia, è un ragazzo simpatico e tiene al Milan, questa reazione lo dimostra".

Il possibile rigore: "Non parlerò mai arbitri"

La mancanza di personalità: "Giocare partite di questo genere sicuramente non aiuta ad avere una qualità di gioco e una serenità giusta. In partite così più passano i minuti e più sembra che aumentino le difficoltà, almeno abbiamo tenuto palla. E' vero che il possesso palla non significa vincere, ma se fai il 77% di possesso sicuramente non difetti di personalità, al limite sbagli nell'interpretazione. Quello che ci è mancata è la cattiveria e la voglia di buttarsi dentro".

Josè Mauri e i giovani: "Guido il Milan da due partite, non ho pregiudizi nei confronti di nessuno, sto cercando di conoscere tutti. Aver scelto Josè questa sera significa che gli ho dato una possibilità, penso di non aver sbagliato con lui stasera"

I fischi di San Siro: "Valuto tutto con estremo equilibrio, i tifosi hanno voglia di vedere un Milan vincente, che vuole essere coinvolto dalla squadra. Noi dobbiamo essere chiari e sinceri: dobbiamo essere noi a coinvolgere il pubblico, non possiamo pensare che loro, dopo un periodo così difficile, possano tirare noi. Dobbiamo essere noi con atteggiamento e voglia di vincere a tirare su il morale. Credo che se la gente vedrà una squadra che gioca in un certo modo tornerà ad aiutare la squadra nei momenti difficili"

Dal nostro inviato a San Siro Edoardo Lavezzari

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