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LIVE Milan – Serie A, Spal-Milan: la conferenza stampa di Gattuso
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Su quello che gli ha dato più fastidio: "Il fatto che abbiamo dato per scontati i 65 punti, con ancora una partita da giocare. Leggo che devono andare via tutti perchè sono scappati di casa, ma non è così. Non era scritta, era un qualcosa di difficile. Fino alle 22.30 di domani abbiamo una speranza. La Champions non deve cambiare il giudizio, altrimenti salite sul carro e vi prendo a legnate (ride, ndr)...".
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Su Abate e Zapata: "Sono scelte societarie, io ho detto quello che pensavo. Il club vuole andare su una linea precisa. Per come si sono comportati, posso solo usare parole positive. Il resto non mi riguarda".
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Sui tifosi: "Ripeto quanto detto settimana scorsa: hanno fame di calcio, bisogna solo ringraziarli. L'amore che ci hanno dimostrato è stato un valore aggiunto, si meritano molto molto di più".
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Se c'è un episodio di questa stagione che ricorda con piacere: "Mi porto dentro tutto. C'è stato un momento in cui avevamo 10-11 giocatori a disposizione, loro hanno dato tutto. Ciò che mi fa più rabbia è che abbiamo sempre dovuto prendere mazzate. Quando eravamo con l'acqua alla gola, non abbiamo mai mostrato cattiveria, ma nei momenti di difficoltà siamo venuti fuori".
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Su un Milan giovane: "Più giovane di così è dura (ride, ndr). Voglia di stupire? Il più deluso sono io. Mi piaceva come teneva la squadra all'inizio. Servono giocatori funzionali, con determinate caratteristiche. Oggi penso solo alla partita con la Spal, non ho parlato con la mia testa".
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Sulla cosa che l'ha sorpreso di più: "Nulla, sono invecchiato molto di più. Non mi sembra che sia passato un anno, mi sembrano dieci se riprenso alla tournèe in America. A livello professionale, bucavo i muri quando mi arrabbiavo. Qui, in questi 18 mesi, a livello caratteriale mi sento migliorato tantissimo. Sono stati bravi loro".
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Se c'è un giocatore che l'ha sorpreso: "Non parlo dei singoli. In tanti sono migliorati. Vedere come ha giocato Abate da centrale, è stata una sorpesa. Siamo stati diverse settimane a convincerlo. Ha dato grande disponibilità, sorprendendo tutti. Per tanto tempo ci è mancato Hakan (Calhanoglu, ndr): ha grande qualità, mi fa rabbia se vedo che ha fatto solo due gol in campionato".
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Sul pubblico: "Quando giochiamo con 60.000 persone allo stadio, dobbiamo essere gasati. Contro il Frosinone ci siamo ripresi dopo il rigore, non possiamo permetterci un altro primo tempo così".
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Sull'estate: "Si devono aspettare il meglio, ho conosciuto tutti quelli che gestiscono questa squadra. Bisogna avere fiducia e stare tranquilli".
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Su cosa migliorare in questa squadra: "Non c'è molto da fare, bisogna analizzare e capire che calcio si vuole fare. Servono giocatori funzionali. Per il tipo di squadra che è, servono gocatori d'esperienza, che si assumino la responsabilità".
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Sul confronto con l'Inter: "Non cerco chi parla bene e chi parla male. Non mi interessa, devo concentrarmi solo sul lavoro. E' difficile, ma non ascolto le voci. Ad inizio stagione c'era chi parlava di scudetto. Ero il primo a voler alzare l'asticella, non potevo dire ad una squadra giovane che eravamo da 5°-6° posto. Io non voglio nessun merito, il merito è di questi ragazzi. Nei momenti di difficoltà siamo sempre usciti fuori, spiace non aver mai tirato fuori il meglio".
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Se ha rimpianti: "Rifarei tutto quello che ho fatto in questa stagione. Non sono un calcolatore, spesso esce la mia spontaneità e preferisco essere così. Qualche errore tecnico-tattico c'è stato, vorrei migliorare quello".
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Sul sacrifico in caso di Champions: "Potrei fare tutto o nulla, in questo momento non ci penso. Sono undici anni che non mi taglio la barba, potrei farlo domani alle 22.30".
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Sulla conferma: "Mi fate ridere. Dobbiamo pensare fino alle 22.30 di domani, settimana prossima si tireranno le somme e ognuno si prenderà le sue responsabilità".
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Sul perchè il quinto posto non sarebbe un fallimento: "Perchè abbiamo fatto più punti degli altri anni, ne abbiamo passate tanto. C'erano squadre - sulla carta - che avevano qualcosa in più di noi, esclusa l'Atalanta che sta facendo un miracolo sportivo. Questa stagione non è da buttare. A me la società non ha obbligato ad andare in Champions, mi ha chiesto di provarci".
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Sul futuro: "Allenare il Milan è stato un sogno, spero che possa continuare. E' stato un grande onore, spero di poterla allenare il più a lungo possibile".
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Sulla settimana: "Sono andato a spiare, non ho visto armadietti svuotati nè valigie. L'abbiamo preparata bene, ho visto grande professionalità. Dirigenti? Ho visto la stessa partecipazione e gli stessi sorrisi. Non è cambiato nulla. Ci giochiamo tanto".
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Sulla squadra: "A fine partita l'abbraccio con il gruppo ci sarà, mi hanno dato tanto. Se succederà quel che deve succedere, sarà la ciliegina sulla torta. I ragazzi sono sempre stati sul pezzo, ho solo parole positive verso questo gruppo".
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Si inizia: "Conosco molto bene la Spal, ho conosciuto diversi suoi giocatori in Serie C. Ogni anno Semplici migliora, fa giocare bene le sue squadre. E' una crescita continua, dovremo essere attenti perchè è una squadra che gioca molto bene. Ci giochiamo tanto, fino alle 22.30 penseremo a noi stessi".
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Amici di ‘PianetaMilan.it', benvenuti al ‘Milanello Sports Center’ di Carnago (VA), dove tra poco, alle ore 14:00, il tecnico rossonero Gennaro Gattuso introdurrà, nell’ultima conferenza stampa della stagione 2018-2019, i temi principali di Spal-Milan, gara in programma domani sera, alle ore 20:30, allo stadio ‘Paolo Mazza’ di Ferrara. Sarà lì che i rossoneri si giocheranno le residue speranze di partecipare alla prossima Champions League. Segui con noi la diretta testuale della conferenza di Gattuso!
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